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Mediaset, Confalonieri: "Su riassetto pay ci muoviamo. Senza regole sul diritto d`autore, Mediaset a rischio chiusura" (MF-DJ, Agi)

Creato il 29 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
"Stiamo valutando" se gia' entro meta' anno si potra' giungere all'integrazione delle pay tv in Italia e Spagna, comunque "non siamo fermi, ci muoviamo in quella direzione". Cosi' il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. Il risultato sara'?una newco con il 100% di Premium e il 22% di Digital Plus, la pay tv detenuta dalla spagnola Prisa (con il 56% dell'emittente), editrice del Pais ma partecipata anche da Telefonica e da Mediaset, entrambe titolari del 22%.
Senza una tutela del diritto d’autore su Internet “noi rischiamo di chiudere”. Lo dice il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, intervenendo ad un convegno sul diritto d’autore promosso da Confindustria radio-televisione.
 “Se il diritto d’autore non viene rispettato qui salta tutto”, ha premesso Confalonieri, secondo cui “spesso chi opera su internet fa miliardi di utile senza pagare una lira”. “Se non c’e’ una tutela della nostra attivita’ noi rischiamo di chiudere –ha aggiunto il presidente di Mediaset.
Il presidente di Mediaset ha ricordato che "noi spendiamo 1,2 miliardi per preparare il nostro palinsesto, mentre gli Ott non pagano nulla - ha detto - Se il diritto di autore non è rispettato saltano tutti, salta il nostro modello di business mentre altri fanno miliardi di utili, non pagano una lira qui, impiegano poche persone e ci prendono in giro. Gli Ott devono pagare e poi non ci deve essere una contrapposizione tra libertà e legalità".
Bisogna superare il concetto di ‘gratis’ – ha proseguito –bisogna pagare, il concetto di ‘gratis’ non puo’ piu’ esistere, non possiamo essere presi in giro. Quando Berlusconi inizio’ a fare tv compro’ per due miliardi l’archivio della Titanus. Oggi non paga un accidente nessuno. Il concetto di ‘settimo non rubare’ – ha concluso – facciamolo diventare una regola anche per internet”. “Noi della tv abbiamo un’ira di Dio di regole e dall’altra parte (internet, ndr) niente”.

“Se a noi ci scappa un capezzolo in fascia protetta - ha ribadito - si scatena un’ira di Dio, mentre sul web non succede niente”, ha aggiunto in aperta polemica con la diversa regolamentazione della tv e di internet in materia di tutela dei minori.
Sull'asta delle frequenze tv ha poi aggiunto: "Noi siamo esclusi e ormai non possiamo fare ricorso"

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