Una scadenza tutta italiana, l'arrivo del termine ultimo per presentare un'offerta sui diritti televisivi del calcio per il triennio 2015-2018, scalda il dossier pay tv europeo: Mediaset e Sky stanno preparando l'offerta, mentre Telefonica sarebbe pronta a pagare 350 milioni la quota della spagnola Dts in pancia al Biscione.
Una mossa sorprendente e che verrebbe pensata soprattutto in chiave anti-Al Jazeera che, da parte sua, potrebbe giocare una carta del tutto inattesa: la presentazione autonoma da parte del canale sportivo beIN di un'offerta per il calcio italiano.
L'ipotesi, riportata da diversi analisti finanziari, appare estrema e sarebbe una rivoluzione per il settore, che attende la scadenza posta fra poche ore dalla Lega calcio per le offerte sui diversi pacchetti dei diritti della Serie A e B. Di certo Mediaset ha deciso di riunire il Cda in stretta prossimità della scadenza dell'offerta, per meglio delinearne i contenuti. Sky allo stesso modo presenterà le sue offerte pochi minuti prima della scadenza di mezzogiorno perchè le reti televisive sono costrette a dividere le loro proposte in singole buste, con il rischio di scoprire le strategie se si venisse a sapere chi ha fatto offerte per i singoli pacchetti.
Il passaggio per l'assegnazione dei ricchi diritti del calcio (il pacchetto D con squadre che valgono solo il 25% del bacino d'utenza vale ad esempio 234 milioni di base d'asta) è cruciale per sbloccare la complessa vicenda delle pay tv giocata da Mediaset. Con l'ipotesi di un'alleanza il Biscione ha infatti aperto i conti di Premium sia a Vivendi sia ad Al Jazeera, con quest'ultima in chiara pole position.
Ma i contatti tra il Qatar e Cologno Monzese stanno andando avanti forse per troppo tempo, anche perchè l'idea è sempre stata quella di creare un 'veicolò che contenga Premium e la quota del 22% della spagnola Dts, nel frattempo passata per il 78% nelle mani di Telefonica.
Ed ecco che, poche ore prima della scadenza del termine dell'asta italiana, Telefonica fa balenare di essere pronta a strapagare Mediaset, con un premio del 19,5% rispetto a quanto riconosciuto pochi giorni fa a Prisa, per avere il controllo totale di Dts. Una mossa che mette il gruppo guidato da Cesar Alierta in difficoltà con l'Antitrust, ma che ha un obiettivo: bloccare come vorrebbe il governo di Madrid l'accesso di Al Jazeera in Spagna, dopo che la rete del Qatar proprio con il calcio ha messo in difficoltà gli operatori francesi. E magari spingere anche i ricchi arabi a una mossa molto aggressiva 'contro' Mediaset e Sky: soffiargli parte dei diritti in Italia, per poi trattare con loro.
L'obiettivo è su un piatto d'argento: il pacchetto A/B che scatta da una base d'asta di 273 milioni e assicura il 75% del bacino d'utenza dei tifosi. È di fatto una partita a poker, fatta di bluff e controbluff, con la Borsa che ha deciso di aspettare per vedere le carte e tutti i titoli coinvolti sono rimasti di fatto fermi: Mediaset e Telefonica hanno chiuso in calo rispettivamente dello 0,56% e dello 0,49%, Mediaset Espana in crescita dello 0,36%.