Intorno alle 10 Mediaset sale del 4,6% a 3,83 euro con volumi molto intensi in un mercato positivo; ieri ha chiuso a +0,55% dopo una fiammata nella prima parte della giornata. Trascurato il resto dei media italiani (+0,2% in Europa) ad eccezione di Cairo, dopo un'intervista dell'editore in cui prevede ricavi pubblicitari in crescita per La7 nel 2014 dopo un buon quarto trimestre.
Mf scrive oggi che Mediaset avrebbe intenzione di arrivare a una valutazione del progetto di integrazione delle attività pay (Premium e il 22% della spagnola Digital plus) annunciato il mese scorso entro giugno, anche alla luce dell'interesse di potenziali partner industriali (Canal plus, Rtl, Al Jazeera oltre a Telefonica che è già socia di Digital Plus) o finanziari (fondi Usa come BlackRock, Kkr, Permira). Il quotidiano aggiunge che il mercato televisivo spagnolo, cui sarebbe interessato anche Murdoch, è balzato a dicembre del 16% su anno.
"La forte reazione positiva del titolo a seguito dell'annuncio del progetto di separazione della pay-Tv (+25% dal 18/12) è giustificata, oltre che dai potenziali sviluppi speculativi (ingresso di nuovi partner), dalla possibilità di allentare le pressioni sui margini legate all'evoluzione del business Pay italiano (base abbonati stabile a fronte di possibili nuovi incrementi dei costi per i diritti sul calcio)", commenta in una nota Icbpi. "Le attuali quotazioni ci sembrano però piuttosto generose, in considerazione della limitata visibilità sull'impatto della separazione delle attività pay sulla redditività delle attività italiane", conclude.
In linea Mediobanca Securities: "Abbiamo apprezzato l'ipotesi di separazione della pay-Tv perchè permetterebbe a Mediaset di mettere fine alle perdite sul settore migliorando la redditività complessiva delle attività italiane. C'è una chiara necessità di capitali freschi per sostenere i costi crescenti dei diritti Tv per contenuti di pregio in Europa (soprattutto lo sport) e in Spagna, dove Prisa prima o poi venderà la sua quota di maggioranza di Digital plus. Detto ciò, sottolineiamo che il titolo è cresciuto in meno di un mese del 27%, il che significa un aumento della capitalizzazione di 900 milioni: quasi il doppio del fair value degli asset (valutati circa 550 milioni) e della valutazione sulla somma delle parti di 275 milioni. Oltretutto, al più presto, l'operazione potrebbe essere finalizzata entro la fine dell'anno".
Sul +16% della pubblicità spagnola, mostra qualche sorpresa un altro analista che prevedeva una cifra sotto il 10%. Oggi la controllata del Biscione Mediaset Espana è leggermente negativa dopo il taglio a "underweight" da "equal weight", con target a 7,9 da 8,5 euro, di Morgan Stanley.