Si apprende, l'offerta economica con cui Mediaset si è aggiudicata l'esclusiva di tutti i diritti tv (pay e free) per le partite della principale competizione calcistica europea, la Champions League nel triennio 2015-16, 2016-17, 2017-18. L'asta del triennio precedente, quello che si chiuderà con il prossimo torneo 2014-15, era stata assegnata a Sky per circa 120 milioni l'anno mentre Mediaset pagava una trentina di milioni per avere un match in chiaro per ogni turno: in tutto quindi un'asta da 450 milioni per l'ultimo triennio spazzarta via dalle cifre della nuova asta chiusa oggi.
Dopo le offerte «base» presentate il 5 febbraio scorso, Uefa Events Sa che assegna i diritti ha avviato la fase di rilancio sulle proposte economiche che ha visto il gruppo di Cologno Monzese scommettere tutto, a sorpresa secondo alcuni, sulla Champions League lasciando in secondo piano la contestuale gara sull'Europa League che è stata assegnata a Sky.
La maxiofferta Mediaset ha scatenato la curiosità sulle strategie di Cologno Monzese anche in relazione al processo in corso di spin off di Mediaset Premium e alla ricerca di un partner per la tv a pagamento: secondo alcuni osservatori la mossa di Mediaset potrebbe nascondere il fatto che la partnership con un alleato forte sia dietro l'angolo e quindi che il gruppo possa sostenere un investimento di questo tipo, ma altri leggono la svolta sulla Champions sotto una chiave strettamente industriale.
L'esclusiva di un prodotto appetibile come la Champions League consente a Mediaset di allargare la base clienti spingendo anche su una spesa media per cliente più elevata ma consente anche di presentarsi alla prossima, ed esosa, gara per i diritti della Serie A con già in tasca un prodotto forte per il proprio palinsesto sportivo