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Mediazione: diventa obbligatoria dal 21 marzo 2012

Da Rubefox

Dal 21 marzo 2012 la mediazione è diventata obbligatoria; difatti ora anche il condominio dovrà confrontarsi con questo nuovo procedimento.

Prima di iniziare qualsiasi causa, contro il condominio o nei confronti del vicino di casa, il condomino dovrà provare a risolvere la controversia con l’aiuto del mediatore, di una persona quindi che proverà a trovare un’ accordo tra le parti.

Per lo svolgimento di questo accordo non sono necessarie particolari formalità, infatti il tutto si può svolgere anche senza la presenza di un avvocato; è sufficiente il deposito dell’istanza presso un organo di mediazione.

Nel caso in cui venga interpellato l’avvocato, lo stesso è obbligato a informare il condominio dell’obbligo di avvalersi della mediazione. Come assenso deve far firmare un’informativa da poi allegare ad un eventuale atto di giudizio.  

Davanti al mediatore, le parti interessate dovranno decidere se conciliare o meno la controversia. Le parti inoltre possono decidere di accettare una proposta dal mediatore oppure predisporre un diverso accordo che, in sostanza sarà attuato come una sentenza.

Il problema si pone quando il condominio si rivolge all’organismo di mediazione per dare il via al relativo procedimento oppure quando sia chiamato a difendersi su istanza di un condomino o di un terzo.

L’amministratore, rappresenta il condominio, quindi, spetta a lui comparire davanti al mediatore per esporre le ragioni del condominio e per accettare o meno di conciliare la vertenza. Sempre in analogia con il giudizio ordinario  dove non il singolo condominio  può intervenire volontariamente nella causa in cui già è presente il condominio, proprio al fine di supportare le ragioni di costui.

Nel procedimento di mediazione, il singolo condominio ha la possibilità di partecipare alle udienze. Lo può fare sia come semplice condomino, e sia come parte autonoma che interviene volontariamente nel procedimento di mediazione.

Il compito dell’ amministratore così diventerà così più agevole di fronte a una eventuale proposta di conciliazione che verrà formulata alle parti dal mediatore. Questi lo potrà supportare solo quando tale proposta verrà illustrata dall’amministratore in assemblea per l’approvazione.


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