La medicina omeopatica possiede un ampio ventaglio di rimedi per ovviare agli inconvenienti dell’inverno
In autunno ed in inverno, il freddo e la pioggia sono spesso la causa scatenante di molti problemi: il naso chiuso o che cola, la tosse, il mal di gola, la raucedine, l’influenza.
I virus, approfittando delle basse temperature e dell'umidità che indeboliscono la reazione vitale, proliferano e causano i diversi sintomi tipici delle malattie della stagione fredda che esamineremo di seguito.
Taluni trovano giovamento a questa situazione con una terapia preventiva a base di Anas Barbarie e cioè con l’assunzione monosettimale, da ottobre a marzo, di prodotti come il Mucococcinum (la cosiddetta vaccinazione antinfluenzale omeopatica la quale ha certamente una sua utilità in questo senso, ma la medicina omeopatica possiede un ulteriore ampio ventaglio di rimedi per ovviare agli inconvenienti dell’inverno e, soprattutto, bisogna ricordare che la medicina omeopatica si basa sulla cura profonda delle persone attraverso la sollecitazione delle forze reattive vitali dell’essere umano.
Descriverò ora i vari quadri clinici che sono esposti secondo le varie patologie. Si sottolinea che i quadri clinici spesso sono mescolati tra loro e quindi spesso sarà possibile avere tosse e mal di gola insieme e così via.
Rinite
E' il comune raffreddore che si manifesta con naso che cola o naso chiuso, starnuti, febbre leggera, tosse.
Alla comparsa dei sintomi del raffreddore si possono assumere i seguenti rimedi in relazione all’espressione dei sintomi al dosaggio consigliato della potenza 6LM da sciogliere in acqua ed assumere ripetutamente con successione sino alla risoluzione dei sintomi
Dulcamara: una pianta velenosa delle solanacee le cui virtù terapeutiche sono conosciute sin dai tempi più remoti. Come rimedio omeopatico viene somministrata quando il peggioramento dei sintomi avviene a seguito dell’ umido e della soppressione delle manifestazioni morbose. E’ indicata in tutti quei soggetti linfatici, molto sensibili al freddo umido, predisposti a raffreddamenti, manifestazioni catarrali, eruzioni cutanee,
Aconitum: esordio improvviso e tumultuoso dei sintomi con uno stato mentale caratterizzato da ansia che insorge dopo freddo secco (tramontana) od improvvise emozioni. Il soggetto, solitamente di costituzione sanguigna presenta una condizione di congestione generale, sete, cute calda, pulsazioni avvertite in tutto il corpo.
Gelsemium: estrema debolezza, tremore e prostrazione scatenate dal tempo caldo umido, astenia, mialgie, sensazione di pesantezza degli arti, rigidità e contratture dei muscoli nucali, tremori; a volte febbre con brividi lungo la colonna, pelle d’oca.
Allium cepa: è utile nei raffreddori che iniziano con il tempo freddo e umido e che presentano secrezione nasale copiosa e bruciante la mucosa e la pelle. Ha la caratteristica specifica che condivide con Dulcamara di peggiorare in ambiente caldo.
Angina o faringite
Il mal di gola è assai comune durante l'inverno, di norma è di origine virale e non è grave, ma in caso di complicanze batteriche è meglio consultare il medico soprattutto quando la gola è molto rossa, vi è tosse insistente, si osservano punti bianchi sulle tonsille o linfonodi ingrossati.
Angina con gola rossa migliorata da bevande calde bevande calde: Belladona
Angina con gola rosa migliorata bevande fredde: Apis
Angina con gola bianca da pus: Mercuriussolubilis
Angina sul lato destro: Lycopodium
Angina a sinistra: Lachesis
Tosse
Va sottolineato sempre che tosse non è una malattia ma un sintomo talvolta di patologie anche gravi. In caso di tosse persistente secca o grassa che sia, è meglio consultare il medico per identificarne la causa.
In attesa della consultazione si possono somministrare i seguenti rimedi:
Aconitum 5 CH, tre granuli tre volte al giorno per la tosse soprattutto notturna
Tosse secca: Coccus cacti
Tosse secca con naso chiuso: Sambucus
Tosse secca scatenata da aria fredda: Rumex crispus
Tosse di giorno asciutta e con mucosità di notte: Pulsatilla
Tosse con dispnea: Antimonium tart
Brionia: rimedio principe per la tosse
Influenza
Una buona cura omeopatica costituzionale tende ad evitare le possibilità di avere una influenza e può facilitare il recupero del paziente in ogni caso ai primi sintomi di influenza o per evitarne il contagio si può assumere Inflenzinum 200k.
Tutti i rimedi per la tosse, il raffreddore e la raucedine possono essere utilizzati per curare i sintomi dell’influenza. Esistono numerosi altri rimedi che possono essere di volta in volta utilizzati per far fronte ai sintomi influenzali. Essi vanno di solito consigliati dal medico omeopata.
Sulfur, Gelsemium e Pulsatilla sono generalmente i rimedi che vengono somministrati per gli esiti di un’influenza più forte, quando si protrae il periodo di convalescenza.
Laringite
La voce alterata che diventa rauca o che si perde del tutto (afonia), con tosse secca, disagio e dolore nella dizione sono sintomi di laringite, che indica un problema alla mucosa laringea.
Raucedine e laringite associata a tosse: Spongia.
Raucedine con freddo (afonia dei cantanti): Arum triphyllum 5CH
In tutti i casi esaminati vi può essere febbre. La febbre è una reazione naturale del corpo in risposta ad una aggressione che attiva una complessa reazione del corpo finalizzata alla difesa: molti microrganismi, infatti, non tollerano le temperature elevate e ciò consente al corpo di recuperare agevolmente lo stato di salute. Per tal motivo è buona norma (anche nella medicina allopatica) non intervenire sulla febbre con antipiretici, a meno che la temperatura non sia realmente elevata.
I rimedi più comuni per la febbre sono i seguenti:
Belladonna: febbre alta e improvvisa, con mal di testa, testa rossa, sudore e fotofobia
Aconitum: febbre improvvisa ed elevata con brividi ed ansia, pelle secca (soprattutto dopo un freddo secco)
Ferrum phos: basso grado di febbre (38°C), ma affaticabilità e lievi disturbi respiratori, molto utile nei bambini.
Per saperne di più leggi "Influenza e Omeopatia. Una possibilità terapeutica in più"
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