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Medieval Engineers – L’arte della co(di)struzione

Da Videogiochi @ZGiochi
di Matteo "The_Unk" Lusso

Quando Keen Software House ha rilasciato su PC in Accesso Anticipato Medieval Engineers, quasi senza alcun preavviso, il tarlo del dubbio si è insinuato nella nostra mente, poiché questo stesso studio dalle piccole dimensioni, si trova ora alle prese non con uno, ma addirittura con due titoli ambiziosi, entrambi ancora nella loro fase alpha. Quest’ultimo, Engineers, altro non è che il fratellino minore di Space Engineers, la cui ambientazione spaziale lascia lo spazio ai bei tempi passati del Medioevo, fatti di castelli, mura e catapulte per distruggere questi ultimi. Entrambi i giochi condividono lo stesso motore di gioco, quindi i presupposti per uno sviluppo parallelo senza che si rallentino a vicenda ci sono, e in questa anteprima che segue abbiamo provato a lungo e a fondo questo nuovo titolo che ci rende tutti un po’ ingegneri e le nostre reazioni sono state molto positive.

mediaval

Oh che bel castello, marcondirondirondello!

Medieval Engineers è un titolo all’apparenza semplice, ma dal potenziale infinito grazie alla totale libertà offerta al giocatore, che nei panni di un costruttore medievale potrà dare vita a degli imponenti complessi architettonici e costruire macchine come catapulte o ponti levatoi e l’unico limite è dettato solamente dalla fantasia del giocatore e dalla sua voglia di ingegnarsi col buon sistema di costruzione che abbiamo a disposizione. Quest’ultimo si basa sul posizionamento di elementi cubici dalle svariate forme, anche se al momento non sono ancora moltissime, data l’assenza di tutte quelle forme in grado di fungere da giunzione in maniera fluida tra un blocco e l’altro, ma che verranno aggiunte col proseguimento dello sviluppo, che, se continuerà alla stessa velocità di quello di Space Engineers, non dovrebbe risultare lento. Nel complesso tale sistema ci permette di costruire con la stessa semplicità e velocità di un voxel game, ma, anche se poco indicato, è comunque possibile posizionare i blocchi in maniera totalmente libera. Purtroppo ci sono ancora dei problemi per quanto riguarda il posizionamento degli elementi architettonici che non occupano il volume intero di un cubo, come potrebbe essere ad esempio un muro o una colonna. Infatti se cerchiamo di piazzare più pezzi nello stesso spazio cubico, anche se non si intersecano, il sistema non ci permette di piazzarne altri, risultando farraginoso nella costruzione e nel piazzamento di più pezzi all’interno dello stesso volume, che seppur possibile, man mano che la nostra costruzione si espande, è scomodo e potrebbe costringerci a delle odiose cancellazioni di alcuni elementi già esistenti. Infatti quando vogliamo eliminare un determinato pezzo della costruzione non ci è possibile scegliere quale, ma saremo costretti ad eliminare tutti quelli presenti nel cubo che abbiamo selezionato. Questi due difetti assieme, spesso portano a delle snervanti situazioni in cui siamo costretti ad eliminare alcune parti già esistenti per poter continuare la costruzione, come può essere il posizionamento dei tetti o delle guglie che ci costringe a cancellare alcune parti sottostanti per poterli piazzare nella giusta maniera. Però con un po’ di pratica ed esperienza, impareremo ad evitare questo intoppo, che in fin dei conti non rovina l’esperienza di gioco, ma semplicemente ne aumenta la difficoltà nei primi momenti in cui veniamo a contatto con questo titolo. Medieval Engineers richiede la pazienza di un ingegnere per poter essere goduto appieno. Le possibilità offerte dall’editor non si fermano infatti alla mera costruzione di mura e fondamenta, ma avremo la possibilità di combinare assieme corde, pulegge, contrappesi e creare assi di legno della lunghezza che vogliamo per poter unire fra loro questi pezzi e dare vita a mulini funzionanti, catapulte per lanciare massi contro i castelli, sistemi di apertura e chiusura di cancelli, gru per spostare carichi da una parte all’altra e più in generale qualsiasi cosa che ci venga in mente di costruire, nel modo e nella forma che vogliamo. Inoltre, grazie al supporto già presente a Steam Workshop, è possibile condividere le nostre creazioni con tutti gli altri, oppure semplicemente scaricarne di nuove per scoprire cosa sono stati in grado di creare i vari giocatori. Ora come ora è presente sia una modalità creativa che una survival. La prima ci permette di costruire illimitatamente con anche la possibilità di volare, per poter raggiungere facilmente e velocemente qualsiasi punto della mappa senza doverci ovviamente preoccupare di morire. L’altra modalità invece è ancora abbozzata e al momento rimuove solamente la possibilità di volare, ma che verrà ampliata man mano che il gioco avanzerà nello sviluppo, tuttavia è possibile switchare da un modalità all’altra e questo aspetto in futuro potrebbe rivelarsi utile per lasciare al giocatore la libertà di impostare la sua partita survial come preferisce. Sfortunatamente non è ancora presente un multiplayer come in Space Engineers, assenza, che a questo punto dell’alpha, risulta ancora giustificata, ma che attendiamo con ansia per scoprire cosa si potrà costruire assieme ad altri giocatori ed amici e cosa invece si riuscirà a distruggere.

Medieval Engineers non è infatti solo costruzione, ma anche distruzione. Per prima cosa è bene sottolineare come il gioco ci permette di attivare o disattivare l’integrità strutturale. Questo è forse l’aspetto più interessante di questo titolo, in grado di distinguerlo da tutti gli altri voxel game. Quando questa opzione sarà attiva, tutte le nostre strutture dovranno essere in grado di scaricare il proprio peso a terra. Ogni fondamenta, muro e pilastro, sia in pietra che in legno, avrà una certa resistenza, oltre la quale si romperà portando alla rovinosa e cinematografica disfatta della struttura. Costruire, necessita quindi di una doverosa attenzione a come posizioniamo i diversi pezzi nello spazio, considerando anche che più grande è il blocco, maggiore è il peso. Riuscire a fare una torre, un bastione, un muraglia o qualsiasi cosa in grado di rimanere in piedi, dà una grandissima soddisfazione, inoltre abbiamo anche la possibilità di sparare palle di cannone – senza dover prima necessariamente costruire una catapulta – e vedere come l’impatto e il conseguente crollo venga simulato in maniera molto realistica regalando dei momenti di grande divertimento, oltre che a darci consigli preziosi su quali punti rinforzare delle nostre costruzioni. Il problema sorge quando la nostra CPU deve farsi carico di tutti i calcoli dovuti ai vari crolli e detriti e che portano il gioco ad andare terribilmente a scatti, anche se non si tratta di un rallentamento vero e proprio, visto che l’ambiente circostante, come il fogliame, continuerà a muoversi senza problemi, ma semplicemente il crollo avverrà a rallentatore, in modo da dare al nostro computer il tempo di calcolare la grande mole di dati. Tuttavia, anche con configurazioni di fascia alta, incapperemo sempre in questo problema, che necessita assolutamente di essere rivisto coi futuri aggiornamenti e reso più fluido e rapido, magari permettendoci di scegliere con quanta precisione debbano essere simulati i crolli.

Dal punto di vista grafico non gridiamo al miracolo. La pesantezza in certi frangenti non è assolutamente dovuta alla grafica, che nonostante sia in grado di regalarci degli scorci di paesaggi niente male, specie quando ci troviamo di fronte al nostro castello o ad uno di quelli predefiniti, non brilla però per definizione delle texture o dei modelli 3D dei vari blocchi, soprattutto dalla distanza. Si sarebbe potuto osare di più, ma nel complesso, data la versatilità con cui ci è permesso anche scavare e modificare la morfologia del terreno e poiché si tratta principalmente di un gioco basato sui pixel volumetrici, il risultato finale, fatto di colori accesi e ombre non insistenti – un edificio senza finestre o sotto terra non sarà mai senza luce -, è comunque più che discreto oltre che leggero, infatti nelle fasi di sola esplorazione o costruzione, anche dei complessi più grandi con la presenza di molti blocchi, non si avranno problemi dovuti al caricamento di questi ultimi che invece vengono mostrati anche in lontananza. Ma ciò è dovuto soprattutto al fatto che le mappe che abbiamo a disposizione non sono infinite, nonostante si abbia comunque lo spazio per poter costruire dei veri e propri borghi medievali. Anche le musiche risultano in linea con la produzione e di discreta fattura nonostante ci accompagnino per ore e ore di gioco non risultano mai fastidiose, anzi, piuttosto rilassanti.

Medieval Engineers – L’arte della co(di)struzione


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