Medioevo Italiano: "piallata" anche la Partita IVA del Regime dei Minimi (che aiutava i giovani ad inventarsi ed i disoccupati a re-inventarsi)

Creato il 23 dicembre 2014 da Beatotrader


Sei Giovane e ci stai provando?
Hai perso il posto di lavoro e stai provando a re-inventarti?
Cavoli tuoi!
Fallitaglia per aiutarti a "partire" ti ammazza fin da subito di TASSE.
E se non ti va bene...non ci provare nemmeno e stattene a casa.
Tanto...no PIL no Gettito...e chissenefrega! (basta continuare a pescare dal bacino "patrimoniale"...no?)
Mi riferisco alla distruzione della Partita IVA con il Regime dei Minimi (una delle poche cose decenti che c'era ancora in FallitaGlia).
Il Medioevo Italiano diventa sempre più buio e distrugge TUTTI:
anziani, persone di mezza età
ma soprattutto i GIOVANI che saranno la VERA GENERAZIONE PERDUTA
(questa generazione ma anche la prossima...e non mi spingo oltre perché Natale è vicino...)
vedi mio post di 18 mesi fa: Italia: Il Rischio "Atomico" dell'ABISSO GENERAZIONALE

Tutti gli svantaggi dei nuovi minimi per le partite Iva
Riduzione del tetto massimo, aumento dell'aliquota, impossibilità di poter godere della detrazioni.
Il nuovo regime cambia, in peggio.....................

.
COME FUNZIONA IL REGIME DEI MINIMI -
Il Regime dei Minimi è un regime fiscale agevolato per quei contribuenti la cui attività d'impresa o professionale abbia determinati requisiti.
L'età del richiedente dev'essere inferiore a 35 anni (oppure superiore ai 35 anni ma con il limite di 5 anni di attività) e nei tre anni precedenti non deve aver compiuto attività professionale.
Nelle partite Iva aperte fino al 31 dicembre 2014 la tassazione per i minimi sarà del 5 per cento.
Dal primo giorno dell'anno nuovo salirà al 15 per cento.
Non solo.
Il nuovo regime prevede una forfettizzazione del reddito imponibile, mentre il vecchio regime dava la possibilità di portare in deduzione i costi inerenti all'attività senza alcun limite.
Tradotto: nel vecchio regime i costi possono azzerare il reddito imponibile.
Nel nuovo no.

COME AUMENTA L'IMPOSTA -
Come se non bastasse, il vecchio regime imponeva un tetto massimo di 30.000 euro. Il nuovo si ferma a 15.000.

....... Un professionista che al primo anno di attività ottiene 15.000 euro di ricavi con 3.000 euro di costi, con il vecchio regime pagherebbe 600 euro di Irpef, ovvero il 5 per cento di 12.000 euro.
Con il nuovo regime dei minimi paga invece 1.170 euro, il 15 per cento di 2/3 del 78 per cento di 15.000 euro.
.
CONVIENE IL REGIME ORDINARIO -
Si tratta quindi di un sistema scervellotico e fondamentalmente inutile.

Perché, come ricorda Gli Stati Generali, alle partite Iva risulta molto più conveniente aderire al regime ordinario, così da poter approfittare delle detrazione da lavoratore autonomo deducendo i costi sostenuti........
UN AUMENTO DELLE TASSE - Con il taglio del 50 per cento dei ricavi di coloro che possono accedere al regime dei minimi emerge che chi guadagnava 20.000 euro sarà costretto a passare, una volta scaduto il vecchio regime dei minimi, al regime ordinario. E chi invece resta sotto i 15.000 euro passerà comunque al regime ordinario perché pagherà meno tasse.
Ed i nuovi minimi saranno totalmente inutili.
E qui si arriva al nodo principale, l'aumento delle tasse per le partite Iva.

Con il vecchio regime dei minimi chi guadagnava 30.000 euro poteva pagare 1.500 euro l'anno di Irpef.
Ora ne pagherà 7.000 con il regime ordinario.

Unica consolazione: il nuovo regime sostituisce ma non cancella quello vecchio. Quindi chi vuole potrà aprire una Partita Iva entro il 31 dicembre per godere del vecchio regime.

Purtroppo il Medioevo Italiano che avanza COLPISCE TUTTI.
Infatti la distruzione della ricchezza delle generazioni precedenti taglia le gambe a qualunque possibilità di Rinascita per il futuro e su più livelli:
1. la ricchezza accumulata è l'unico welfare degno di nota in Italia: tutta la società e soprattutto i giovani si basano sui risparmi dei genitori e dei nonni...
Distrutti quelli mancherà la base per "partire" perché l'Italia non è più quella del Boom anni '60 dove bastava un'idea e tanta buona volontà per fare Boom....
2. con la distruzione della ricchezza italiana non ci saranno più i capitali diffusi per intraprendere (l'Italia è il Paese delle piccole-medie imprese a capitale familiare): diventeremo territorio di conquista per le nuove potenze emergenti che faranno shopping solo selettivo ("entreprise picking"...) e che cercheranno di ottenere il massimo dando il minimo, approfondendo dunque il Medioevo e le sue disparità
3. la distruzione di banche come Monte dei Pacchi e Carige (ormai tecnicamente fallite) creerà delle voragini nel sistema bancario italiano che potrebbero avere un effetto domino.
In teoria sarebbe buona cosa spurgare il "cesso intasato" delle banche italiane ma non lo sarà ...perché ad un "potentato" che cade se ne sostituirà solo un altro che sarà anch'esso poco efficiente perché penserà solo ai suoi interessi di bottega
4. La tendenza demografica rimane DELETERIA almeno per i prossimi 25-30 anni (la percentuale degli anziani raggiungerà il 60% della popolazione entro il 2050) e se non inverti quella tendenza insieme alla spirale del debito pubblico, NESSUNA RINASCITA è possibile per almeno 25 anni quando man mano potrebbe "azzerarsi la matrice" e forse, se ci saranno le condizioni, l'Italia potrebbe tornare alle condizioni del 1950 ed avere la possibilità di ripartire....
Ma purtroppo il Mondo non sarà più quello degli anni '50...
In un Mondo Globalizzato ed Iper-competitivo come quello di oggi, se tocchi il fondo...gli altri ti sbranano, ti fregano fette di mercato, know-how, ricchezza, marchi d'eccellenza etc etc e ciao ciao!.....
Allo stesso tempo alla massa di Pensionati che diventeranno il 60% della popolazione
si aggiunge la massa di statali, parastatali e affini.... Bingo!
5. Il sistema dell'Istruzione in Italia sta collassando e senza quello non c'è nessuna Rinascita Futura per i Giovani (idem per il sistema sanitario al collasso e per il sistema pensionistico che è sempre più uno schema Ponzi Insostenibile)
6. Si sta verificando una desertificazione industriale, una delocalizzazione da parte delle migliori imprese e di conseguenza si sta configurando un alto livello di disoccupazione strutturale, in buona parte non riassorbibile
7. Burocrazia, Giustizia, Legislazione etc continuano ad essere un colossale MINUS di FALLITAGLIA che fa scappare tutti...imprenditori&lavoratori nostrani...figurarsi gli investitori esteri che possono decidere di rischiare in FallitaGlia solo ad Hard Discount ...altrimenti perché rischiare se hai tutto il Mondo in cui scegliere?
Ed IL DEBITO PUBBLICO rimane una COLOSSALE PALLA AL PIEDE, un BUCO NERO che aspira tutte le eventuali componenti positive...
8. Tutti i PROCESSI DI DECLINO STRUTTURALE DI CUI SOPRA
NON SONO facilmente reversibili e riassorbibili ma implicano una forte inerzia
prima in uscita ma poi eventualmente anche in (ri)entrata...
Dunque le eventuali Rinascite hanno un'enorme inerzia strutturale da invertire prima di poter fare anche solo i primi passi
9. Una Rinascita dopo l'olocausto di una generazione&della sua ricchezza è possibile solo se cambi RADICALMENTE SCHEMA socio-politico-economico
ed invece tutto questo non sta cambiando minimamente, dunque qualunque risorsa in più che il futuro potrebbe riservarci verrà INGOIATA dal Moloch del Declino....

#ITALIALTROVE
#RINASCIMENTOALTROVE (e QUI solo le briciole)

NOI NON SIAMO NICHILISTI
MA PRAGMATICI e REALISTI
A BREVE...
promettenti progetti in Thailandia, Birmania e Marocco
per non cogliere SOLO LE BRICIOLE in FallitaGlia
ma una bella fetta della TORTA! ;-)

Tanto vale concentrarsi speculativamente sulla fase più pimpante della MEGA-BOLLA
che potrebbe coinvolgere anche il FTSE MIB
(l'unica Borsa del Globo rimasta indietro....sai che scienza prevedere che anche il FTSE MIB potrebbe salire nel 2015...se tutto nel Mondo continua a toccare Bubble Record Storici...)
Ma questa è tutt'altra cosa
rispetto al vero concetto di Rinascimento Strutturale Italiano.

Intanto Renzi a colpi di slogan
cerca di tamponare il massacro sul futuro dei GIOVANI
che ha appena realizzato con la distruzione del regime dei minimi delle P.I.
E si mette a banfare e promettere....
che tanto non costa NULLA...

E' di stamattina l'annuncio del premier Renzi di un provvedimento ad hoc per le partite Iva, in particolare quelle dei professionisti e free lance. "Serve correttivo", ha annunciato il premier a poche ore dall'approvazione della legge di Stabilità. Una legge fatta dal suo governo e che quindi avrebbe dovuto direttamente riconoscere le istanze di uno dei pochi settori del paese che, mentre da un lato sta producendo conoscenza e innovazione, dall'altro non riesce a sopravvivere, vessato soprattutto da un'aliquota contributiva insensata e folle, pagata totalmente dal lavoratore e che, oltretutto, non servirà in alcun modo a garantirgli una pensione, ma solo a compensare i debiti delle altre casse dell'Inps (visto che la gestione separata, nella quale questi professionisti versano sudatissimi soldi, è l'unica in attivo, ma non eroga alcuna tutela verso coloro che invece la finanziano).
Il problema resta sempre lo stesso: Renzi è un under quaranta che non sa nulla di come vivono e lavorano gli altri under quaranta.
Nato, lavorativamente parlando, dentro un apparato burocratico, ci è sempre rimasto e sembra non avere alcuna cognizione di cosa nel mondo del lavoro non dipendente sta realmente accadendo. Eppure ormai tutto si gioca là fuori: fuori cioè dal perimetro di un lavoro garantito al quale il governo Renzi ha tolto alcune tutele ma che comunque è destinato progressivamente a ridursi ancora di più di quanto non accada.


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