Mediterraneo, liquida tomba per oltre 18mila migranti. La denuncia dell’Arci

Mediterraneo, immenso cimitero liquido, solo da alcune recenti statistiche si pensa che dal 2008 al 2011 ben    18.000 migranti abbiano trovato la morte nelle acque del Mediterraneo, a denuncialo è l’Arci: ”esseri umani che fuggivano da guerre, fame e poverta’ con l’unica colpa di aspirare a un futuro, per se’ e per le proprie famiglie”.La denuncia dell’Arci arriva dopo l’ennesimo dramma sulle coste della Puglia, è sempre l’Arci a chiedere   al nuovo governo Monti di dare subito ”un segnale di netta discontinuita’ con le politiche sull’immigrazione del precedente governo”. Filippo Miraglia, responsabile migrazioni dell’Arci
I morti in mare, ha fatto notare il responsabile immigrazione Arci Filippoha dichiarato che il numero di migranti morti è ”solo di poco inferiore a quanti sono riusciti a raggiungere le nostre coste durante la famosa ‘emergenza’ seguita alle rivolte nei paesi arabi e soprattutto alla guerra in Libia”.

L’Arci chiede, quindi, un nuovo decreto flussi, che consenta di entrare legalmente nel nostro paese. ”Non e’ vero che il mercato e’ saturo – si fa notare – sono gli stessi imprenditori a chiedere manodopera straniera, e per alcune particolari professioni le richieste continuano. Serve la volonta’ politica, indispensabile anche per avviare una grande operazione di emersione da lavoro in nero”.

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