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Mega Piranha – le fantastiche esagerazioni dell’Asylum

Creato il 29 giugno 2011 da Soloparolesparse

Se c’è una casa di produzione che non delude mai è l’Asylum (forse ve l’ho già detto, lo so).
Riesce sempre a darti quello che ti aspetti da loro. Vale a dire principalmente tre cose: esagerazione, esagerazione e (uhm… a si) esagerazione!

E Mega Piranha di Eric Forsberg rientra perfettamente nel filone dei film Asylum.

Mega Piranha – le fantastiche esagerazioni dell’Asylum

Siamo in Venezuela e ad un gruppo di scienziati americani (che però sono i buoni) è vagamente sfuggito di mano un esperimento.
Così capita che dei piccoli (ma comunque famelici) piranha stiano crescendo a dismisura (raddoppiando di misura ogni poche ore) diventando sempre più resistenti e incazzati.
Così al fiume non ci si può più avvicinare per il rischio di essere letteralmente spolpati vivi.

Gli scienziati, aiutati da un agente della CIA, cercano di risolvere il problemino. Solo che oltre che con i pescioni devono anche combattere con un colonnello locale che non li vuole nel suo paese.

Da dove vogliamo iniziare?
Dai pesciolini che ancor piccoli riescono già nell’intro a mangiarsi barca ed equipaggio di passaggio sul fiume?
Può essere una buona partenza visto che l’equipaggio della barchetta è composto da un paio di politici ed un sacco di ragazze con le tette al vento. In pratica una via di mezzo tra il bunga bunga ed il richiamo a Piranha 3D.

Oppure vogliamo parlare dei piranha che sono talmente feroci che addirittura ruggiscono?
O ancora possiamo decidere di discutere della crescita vorticosa dei pescioni che diventano alla fine grossi come TIR e ogni volta che fanno un saltino fuori dall’acqua finiscono per piantarsi come missili nei palazzi della costa e rimangono lì a scodinzolare.

Mega Piranha – le fantastiche esagerazioni dell’Asylum

Da qualunque punto lo prendiamo, Mega Piranha è il festival dell’esagerazione e degli effetti speciali tra i meno realistici che si possano ricordare (ma anche questo è un classico dell’Asylum).

In tutto ciò la sequenza cult del film è senz’altro quella in cui Paul Logan sdraiato sulla spiaggia respinge a calci (modalità bicicletta) una serie di piranha che lo attaccano in serie.
E lo stesso Logan merita una nota in quanto controfigura senza paura di Shwarzenegger in uno a scelta tra i suoi film di eroe invincibili e capaci di tutto.

La storia?
Ovviamente lascia il tempo che trova ed è piena zeppa di imprecisioni e contraddizioni.

La battuta indimenticabile?
Telefonino scarico? “Succhia la batteria, l’acidità della saliva ti regalerà altri dieci secondi di carica“.
Don’t try at home!

E che dire del bacio finale tra Logan e Tiffany dopo che i due non si sono praticamente guardati durante tutto il film?
That’s Asylum! Cos’altro volete sapere?!

Ah… come vengono sconfitti i pescioni ormai diventati immensi?
No… questo proprio non ve lo posso dire… non ci credereste mai!



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