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Mega Shark vs. Giant Octopus

Creato il 16 novembre 2010 da Soloparolesparse

Pensare di recensire un film della Asylum è roba da pazzi (o da Nanni Cobretti, per capirci).
E Mega Shark vs. Giant Octopus non fa certo eccezione.

Mega Shark vs. Giant Octopus

Dico, vorrete mica che mi metta a contestare qualcosa?
Che stia qui a dirvi che il quadro comandi del sottomarino sembra disegnato su cartone, oppure che le sequenze con le analisi di laboratorio sembrano uscite da un cartone animato (con quei verdi così verdi e quei rossi così rossi)?

Oppure pensate che perda tempo a contestare le interpretazioni improbabili (e a tratti comiche) di Deborah Gibson e Lorenzo Lamas (per non parlare di Vic Chao)?

 Niente di tutto questo.
Uno si mette a guardare un film made in Asylum per godersi gli effetti speciali risibili, le esagerazioni oltre ogni ipotesi scientifica (o interpretativa, se è per questo).
Stai lì, ogni tanto fai una risata, e senti un brivido quando lo scenziato ti comunica che quello lì è un frammento di dente che appartiene ad uno squalo lungo 30 metri (e non è nemmeno chiaro se ad essere lungo 30 metri sia lo squalo o solo il dente).
Stai lì e ti godi la piovra gigante che abbatte un caccia con un colpo di tentacolo e il mega squalo che addenta il ponte con tutte le macchine di passaggio.

Mega Shark vs. Giant Octopus

La trama?
Si, qualcosina si può dire ma non vi aspettate sorprese.
Un esperimento segreto dell’esercito fa sciogliere i ghiacci artici al punto da liberare i due bestioni ibernati da 18 milioni di anni.
I due, come nulla fosse, riprendono a nuotare seminando disastri in giro per il mondo e dividendosi da buoni amici il posseso dei mari.
Lo scenziato preso in giro per le sue teorie anni prima viene prelevato e costretto a colaborare.
Dopo un paio di tentativi andati a vuoto (quello dei feromoni non era malaccio), il colpo di genio è di far incontrare Grande squalo e Grande piovra perchè se la vedano tra loro sperando che si distruggano a vicenda.

Tutto qua… poi c’è da godersi la superlativa imbecillità di tutti i comandanti delle navi (e dei sottomarini) americani ed il codino del responsabile generale della sicurezza mondiale (chiamatelo come vi pare), e basta con queste divise ingessate!
E nulla più.

Ah… bhe… si!
Poi c’è la scena in cui lo squalo balza fuori dall’oceano e prende al volo tra le fauci un aereo di linea di passaggio a chissà quanti mila metri di altezza… ovviamente!


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