Magazine Diario personale
In questi giorni sul forum IL VASCELLO DI CUBA si parla del fatto che sono sempre di piu' i cubani/e che a un bel momento,dopo aver verificato che qua' il grano inteso come denaro non cresce sugli alberi,decidono di mollare tutto e di torna a Cuba.
Per onor del vero,come faceva notare una fanciulla,spesso qual che lasciano e' davvero poco,un monolocale,bollette da pagare e un frigo vuoto.
Il concetto e' piu' o meno sempre lo stesso,se devo fare la fame meglio farla nella mia Cuba dove almeno una caldosa calda non me la nega nessuno.
Col sopraggiungere della crisi di gente che ha soldi da gettare e regalare se ne vede in giro sempre di meno,i cubani abituati ad avere sempre qualcuno che risolve loro i problemi,che sia il Barba o lo yuma di turno,non hanno gli anticorpi per combattere e in piu' hanno la loro atavica allergia per il lavoro che rende inattuabile la presenza per loro in occidente.
Si perche' se avessero voglia di lavorare un posto in qualche cantiere salterebbe fuori ma a quel punto si torna a capo "se devo alzarmi alle 5 del mattino e andare al freddo a spaccar muri a quel punto resto a Cuba"
Appunto....