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MEGLIO LASCIARE O ESSERE LASCIATI? Interrogativo che alme...

Creato il 06 novembre 2014 da Coffee Break 2014 @coffeebreak2014
MEGLIO LASCIARE O ESSERE LASCIATI?
MEGLIO LASCIARE O ESSERE LASCIATI? Interrogativo che alme... Interrogativo  che almeno una volta nella vita ha attraversato le nostre menti e al quale spesso è difficile trovare una risposta giusta. A prima facie tutti saremmo portati a dire meglio lasciare, se si decide di chiudere i rapporti sentimentali con una persona significa che non proviamo più sentimenti forti nei suoi confronti, che ci siamo resi conto che non è la persona giusta per noi, o che c’è qualcosa che ci impedisce di poter essere felici con lei. I motivi possono essere i più svariati, ma non sempre la scelta è facile, anche per chi lascia chiudere un rapporto comporta sempre sofferenza, significa chiudere un capitolo della propria vita, mettere un punto e rincominciare da capo, come si suol dire “sai cosa lasci, ma non sai cosa trovi”. Lasciare è una scelta che solitamente si preferisce prendere con calma, specie nei rapporti di lunga durata,  dopo averci riflettuto  a lungo sopra, spesso si rimanda per paura di soffrire e far soffrire l’altra parte, spesso non si ha il coraggio e non si trova mai il momento o il modo giusto per farlo, e se le cose non vanno bene nella coppia si spera che l’altro partner sia più coraggioso di noi , perché chi lascia porta con sé le conseguenze dell’azione, senso di colpa, possibile pentimento, confusione e nostalgia. Chi viene lasciato diversamente è individuato come vittima, come colui che subisce le conseguenza di una scelta altrui, soprattutto se contrario alla volontà dell’altra parte.  Essere lasciati può essere distruggente, soprattutto se avviene senza avvertimenti, senza motivi chiari e specifici, se si pensava che le cose stessero andando bene. All’inizio difficilmente si accetta la cosa, si fa di tutto, a volte anche ridicolizzandosi, per poter far cambiare idea a chi ci ha lasciato, non si allontana facilmente la speranza di poter ripristinare tutto, finchè al dolore segue la rabbia, inizi a detestare l’altro, a rinnegare le cose che avete condiviso insieme, a domandarti quanto fossero vere le parole che ci ha detto, vorresti poter cancellare tutto in un momento e star bene subito, ma purtroppo sei consapevole che non sarà possibile e quindi ti butti in una serie di mille distrazioni ma sai che a fine giornata il pensiero torna lì; finchè finalmente capisci che l’unico sollievo sarà il tempo, non si sa quanto, anche se vorresti saperlo subito, ci possono volere settimane, mesi o anni, dipende da quanto importante è stata per te questa persona, dipende se capirai che era la cosa giusta, o se  devi prendere questa scelta altrui come un dogma perché non potrai mai condividerla.  C’è infatti chi sostiene che è meglio lasciare che essere lasciati, perché chi lascia  in ogni caso si libera di un grosso peso che  trascina dentro di sé, chi viene lasciato, specialmente se la scelta non è condivisa è colui che soffre maggiormente, sembra quasi una gara tra chi soffre di meno e chi soffre di più. Purtroppo penso che sia lasciare che essere lasciati comporti dolore, anche se in diverso modo, anche se con conseguenze diverse o con tempistiche differenti, chiudere un rapporto è sempre doloroso e rischioso, ti lascia comunque un vuoto dentro, milioni di interrogativi e tanti ricordi, ma ti dà anche la forza di ritrovare te stesso, di cambiare, di migliorare, di crescere e sperare che lì fuori da qualche parte ci sia la persona giusta che ti sta aspettando.
GIOVANNA SENZ'ARCO

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