Il copyright del manifesto politico nazista, originariamente pubblicato tra il 1925 e il 1926 e divenuto vero e proprio bestseller in Germania negli anni ’30 con più di 12,000 copie vendute, perteneva infatti al Ministero delle Finanze del Land della Baviera, cui era stato riconosciuto dagli Alleati poiché la Baviera era l'ultima località dove Hitler si era registrato come residente. Nonostante il libro fosse facilmente reperibile al di fuori della Germania e integralmente scaricabile su internet, il Ministero ne aveva più volte vietato la pubblicazione nel dopoguerra. L'1 gennaio 2016 il copyright è scaduto, e il team di storici dell'istituto, dopo l'ultimo veto del 2013 dell'allora presidente della Baviera Horst Seehofer (probabilmente dovuto alla tempesta di critiche piovuta), ha potuto procedere con la pubblicazione.
Secondo la testata Buchreport, il Mein Kampf annotato, uscito la scorsa settimana, sarebbe già schizzato alla ventesima posizione della classifica non-fiction dei bestseller, e la sua iniziale tiratura di 4,000 copie sarebbe stata aumentata conseguentemente ai 15,000 ordini ricevuti.
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