Melania: è solo una coincidenza o rivelazione del Parolisi ?

Se parliamo della telefonata fatta alle forze dell’ordine che vengono informate della presenza di un corpo a Ripe di Civitella, oltre alla voce di un’altra persona in sottofondo, e personalmente ho sempre sentito e pensavo l’avessero sentita anche gli inquirenti, l’impressione è che, chi telefona, legge quello che dice. Si evince dal fatto che ad ogni interruzione da parte di chi riceve la telefonata, il telefonista, anonimo, riprende dal punto in cui era stato interrotto, rileggendo in modo preciso le ultime parole dette. Tra l’altro, si nota come sfuma la risposta quando gli viene chiesto da dove telefona, la risposta è “dalla stazione”, ma la parola “stazione” viene smorzata come se chi era accanto a lui, gli facesse segno di non dare troppe informazioni.

L’ idea è stata sin da subito questa: l’assassino o chi per lui, si reca nelle vicinanze della stazione di Teramo, stando a ciò che dice il telefonista, avvicina una persona disagiata, un barbone o una persona che comunque vive sulla strada, offrendo una piccola ricompensa, ottiene da questi la possibilità di leggere al telefono un biglietto riportante, appunto, il contenuto letto. E questa persona, forse, si chiama Michele, particolare rivelato dalla trasmissione Chi l’ha visto?.

In tutta la storia, le bugie e il comportamento del Parolisi sono sconcertanti, a tal punto da fare rabbia, un sentimento sentito dalla quasi totalità delle persone interessate a seguire questa drammatica vicenda sin dal primo giorno della scomparsa della povera Melania. Rabbia per come quest’uomo ha avuto la presunzione di pretendere d’essere creduto nonostante le sue menzogne siano così palesi da rimanerne sconcertati. Bugie, depistaggi, comportamenti e l’aria sicura che sempre ha cozzato con il suo pianto da “piccolo” uomo.  L’aria non di un marito al quale gli era stata uccisa, e in modo cruento, la moglie, ma con spavalderia quasi come a sentirsi sicuro, vuoi perché indossa una divisa e insegna, tra l’altro, lealtà, parola che stride con tutto ciò che man mano  viene a galla, vuoi per il fatto che nessuno della famiglia di Melania e gli inquirenti sospettassero di lui. Ma dai tradimenti, dai comportamenti per nulla puliti, dagli inganni verso i suoceri, la famiglia tutta di Melania, e, cosa inconcepibile, e si deduce dalle intercettazioni dei messaggi scambiati con l’amante Ludovica, mai che parli della sua piccola Vittoria, mai una parola di dolore  verso la figlia, se avesse lasciato la moglie. Solamente la preoccupazione di non dover dare gli alimenti, quella di vivere la sua vita finalmente libero dalla persona sposata solo tre anni prima e con la quale era stato fidanzato altri sette lunghi anni, è venuta fuori una persona tutt’altro che limpida!

Ma giusto il fatto di aver detto che la moglie era andata a fare pipì, e aver trovato  Melania con gli slip e pantaloni abbassati, è una strana coincidenza e fa riflettere. Involontariamente ha descritto come avrebbero trovato la moglie ?

E viene da chiedersi se, dopo un bel po’ di tempo, gli viene chiesto dagli inquirenti di consegnare gli indumenti e le scarpe indossate quel giorno, viene da chiedersi, appunto, se  quelli consegnati, erano gli stessi indumenti e le stesse scarpe  da lui indossati quel giorno?

Si è parlato e visto dei video dove  Melania è insieme al marito e alla loro bambina, ma quante volte Melania ha sorriso in quei video? Mai! Tranne in quelli del matrimonio, ed era un giorno speciale, come per qualunque donna nel giorno del coronamento del suo sogno d’amore, era allegra e radiosa, ma già dal giorno dopo, ha mai sorriso con la felicità nel cuore, oppure ha sempre vissuto i suoi giorni invasa dalla tristezza e dall’inquietudine del sospetto ? Io, nei video, ho sempre visto Melania una donna dall’aria alquanto malinconica, camminando avanti di alcuni passi rispetto al Parolisi, come a volerlo tenere lontano da lei, e visto i fatti, ne aveva tutte le ragioni.

E dopo tutte le falsità raccontate, e se ha ucciso Melania, come ha avuto la faccia tosta di dormire, mangiare, guardare negli occhi la famiglia Rea e stringere tra le braccia la piccola Vittoria?

Indossare una divisa, e lui ci insegna, non vuol dire essere uomini !

La definizione “correttezza” riconduce ai Signori Rea, non al Parolisi.

Melina Gennuso

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