Melania Rea: chiuse le indagini. Chiesto il rito immediato per Salvatore Parolisi

Salvatore Parolisi e Melania Rea

La Procura di Teramo ha chiuso le indagini relative all'omicidio di Melania Rea e chiesto l'applicazione del rito immediato per il marito Salvatore Parolisi, unico indagato per l'omicidio
Le indagini sull'omicidio di Melania Rea - iniziate nel mese di aprile del 2011 - sono giunte ad una conclusione. La Procura di Teramo, che sta indagando sull'omicidio, ha depositato la richiesta di rito immediato per il marito Salvatore Parolisi, unico indagato e attualmente rinchiuso nel carcere di Teramo - l'arresto è avvenuto il 18 luglio 2011 -. 
La notizia era nell'aria, soprattutto dopo l'esito degli ultimi esami del R.I.S.:

• quello sul cellulare della vittima, all'esito del quale gli esperti hanno dedotto che l'apparecchio ha agganciato - nel giorno dell'omicidio - soltanto le celle di Ripe di Civitella  (la località del teramano dove è stato ritrovato il cadavere);
• gli esami sul DNA di estranei trovato sugli slip e sotto un'unghia della vittima: come ho già detto in un mio precedente articolo, è stato accertato che appartengono, rispettivamente, ad un'amica dalla quale la famiglia di Melania si era recata a cena la sera prima dell'omicidio e al figlio di lei tenuto in braccio il primo, all'estetista di Somma Vesuviana (paese di origine di Melania) - dalla quale la vittima si era recata pochi giorni prima dell'omicidio - il secondo. 

Secondo la Procura di Teramo, Salvatore Parolisi ha ucciso da solo, con 32 coltellate, la moglie.
L'accusa, alla base della richiesta del rito immediato, è di omicidio volontario, aggravato da crudeltà, dal grado di parentela e dallo stato di minorata difesa cui la vittima è stata sottoposta prima del delitto -Melania Rea, evidentemente, si fidava del suo assassino -.
Il Gip Giovanni de Rensis dovrà pronunciarsi, entro 5 giorni, sulla richiesta della Procura di Teramo.
Roma, 12 gennaio 2011   Avv. Daniela Conte
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