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Melbourne..

Creato il 08 luglio 2010 da Nicolcurini
Sto attraversando un periodo unico.
Melbourne non mi fa impazzire, ma la citta' mi da' molta energia, anche se un po' sterile e piatta, ci ha accolto e ci ha offerto il suo cuore. Me la immagino come una di queste giovani zitelle, dal golfino aggiustato e la gonnellina fino a meta' polpacci, pallidina, con occhiaie, capelli a cascetto assolutamente asettici e una stretta di mano blanda, che insipida e freddina, con il tempo comincia a lanciare dei sorrisini audaci che incuriosiscono. Non c'e' reciproca passione tra me e Melbourne, ma ci stimiamo a vicenda.
La vita comincia magicamente a prendere forma: lavoro una cifra di ore, ho trovato anche un terzo lavoretto saltuario che e' quello che mi da piu' soddisfazioni, cioe' dare lezioni di spanolo, ho due nuove amiche, una spagnola e una columbiana, ogni lunedi' sera vado a lezioni di tango con il mio Juansito, leggo tantissimo e pigra come sono, leggo in spagnolo, visto che in inglese mi annoio, la mia pigrizia viene aiutata dalla biblioteca vicino casa ha una sezione di libri in castigliano, sono per lo piu' novelle negre ambientate in Sud America. Omicidi, rapimenti, corruzione, misteri, sangue e passione, colori di un Messico assetato di vendetta, di una Bogota' inginocchiata dal caldo, tra narcotrafficanti e vendette personali, di una Buenos Aires ai tempi della dittatura, colori e profumi, cibi saporiti e prostitute, detectives e giornalisti, tutti bevono e tutti si perdono tra le lenzuola di qualche donzella, rese appiccicose dal caldo di queste grandi mostruose metropoli sudamericane. I buoni non sono mai solo buoni e i cattivi sono sempre molto cattivi, dove nonostante sguaiate risate alla vita, il sentimento preponderante e' l'impotenza dei pochi "buoni", isolati e castigati, e della gente comune di fronte alla corruzione e alla criminalita' radicate nei tessuti corporei di questi Paesi. Queste pagine mi scaldano mentre un tram sterile, bianco e pulito come una camera operatoria mi accompagna al lavoro, cosi' freddino e professionale, dalle sue luci intense, mentre io leggo di balli di salsa al sapore di rum in qualche prostibulo di Caracas!!
In tutto questo sono felice come lo sono stata poche volte nella mia vita, esco da uno dei tanti lavori e corro a casa, gia' solo mettere la chiave nella serratura mi riempie di euforia, il nostro monolocale mi sembra sempre piu' grande e sempre piu' bello, e soprattutto sempre piu' "casa", la citta' e' sempre meno estranea e anche se ogni giornata e' lunga e piena di ore di lavoro, ho un fuoco che mi scalda dentro, sorrido e sorrido e sorrido e sorrido ancora di piu' all'idea di tornare in 29/98 Nicholson Street, e aspettare che il mio mammifero argentino ritorni dal lavoro, saltargli al collo e dirgli che e' tutto il giorno che lo penso..
Si puo' essere felici con la Signorina Rottermayer [cioe' Melbourne]?
Beh, credo di si.. se ho Juansito al lato... sono troppo mielosa?

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