
Come ci veniva insegnato a scuola con l'arrivo dell'autunno succedono diverse cose: arrivano le prime piogge così preziose per i contadini, i bambini tornano a scuola, i grandi tornano al lavoro, si tirano fuori dalla naftalina i maglioni, compaiono le melagrane, le castagne e le mele cotogne! I maglioni non si tirano più fuori, il freddo non più quello di una volta e le case non sono più fredde come una volta.... anche se di questa ultima affermazione non sono più così sicura..... Le incertezze sono tante e fanno paura ma altrettante sono le certezze che rassicurano!Le melagrane e le castagne compaiono ancora, un po' meno le mele cotogne ma per me fanno rima con l'autunno e non c'è possibilità che le trovi e non le compri!Per mangiarle a crudo (e si, ognuno ha i suo vizi...), per accompagnare i formaggi, per fare la cotognata o per cucinarle con il maiale!
Questa ricetta che somiglia sorprendentemente alla mostarda mantovana è un classico che tutti facevano una volta. Rientra nella categoria “glyka koutaliou”, cioè frutta candita che si serve nel piattino e accompagna il caffè ma è squisita anche nello yogurt o per accompagnare formaggi semi stagionati.
Ingredienti:
- 2/3 mele cotogne (500 gr. di polpa)
- 350 gr. di zucchero semolato
- 150 ml di acqua
- mezzo cucchiaino scarso di essenza di vaniglia
- il succo di due limoni
- una manciata di mandorle pelate a filetti
A questo punto fare la prova piattino. Mettere un piattino nel freezer per 2 minuti, toglierlo e versarvi sopra un cucchiaino di confettura. Inclinare; se la confettura è pronta scivola ma con difficoltà. Se invece scivola via velocemente vuol dire che ha bisogno di ulteriore cottura. Al contrario se non scivola per nulla, vuol dire che è stata cotta eccessivamente. A questo punto versare qualche cucchiaio di acqua e cuocere fino a consistenza giusta. Se la prova piattino non vi piace, usate un termometro. Al raggiungimento dei 105 gradi è tutto pronto!!!Verso fine cottura versare il succo dell'altro limone, cuocere ancora per 2 minuti e ritirare dal fuoco.Versare ancora bollente in vasetti sterilizzati, chiudere e capovolgere fino a completo raffreddamento.Una volta aperti, tenere in frigorifero.
