Hanno detto che era un “visionario”, ma la parola ha il suo giusto significato se si pensa a Steve Jobs come a un uomo del Rinascimento, che si immergeva sino al fondo in una realtà dalle mille mille sfaccettature dove tecnica, fantasia, innovazione e umanità si mescolavano fra di loro… Quando rispondeva a questa intervista era il 1984… Un giovane uomo di 30 anni già amministratore delegato di Apple Inc, azienda leader dell’informatica… Soprattutto era considerato un enfant prodige, il pioniere carismatico del personal computer, quello strumento che rivoluzionò la vita delle persone…. L’ibrido più intelligente del mondo che si poteva adoprare in azienda, ma si portava anche a casa, si poteva utilizzare per l’istruzione a distanza o il lavoro a distanza… dalla propria casa o dalla casa delle vacanze se era necessario… E così molti cominciarono a non andare più in ufficio… Ma nessuno sull’onda di quel successo travolgente poteva immaginare quello che gli sarebbe successo di lì a poco a Steve Jobs…
Fin da ragazzino era stato sveglio… a scuola gli volevano far saltare due classi dopo aver verificato i test… mentre la passione per l’elettronica gliel’aveva trasmessa il padre che spesso riparava vecchie radio…Aveva anche una notevole faccia tosta perchè dopo poco tempo che era al liceo, in una classe di elettronica popolare, chiamò al telefono B. Hewlett, il co-fondatore della Hewlett Packard … Gli chiese qualche pezzo di ricambio per i suoi lavori e … se possibile anche un lavoro estivo… Incredibile a dirsi, ma ottenne entrambe le cose…
Anche le prime fasi dell’amicizia con Stephen Wozniak hanno a che fare con il telefono… Woz, aveva trovato un articolo che spiegava come costruire un sistema di commutazione che avrebbe consentito di telefonare gratis…alle spalle della società AT&T. Fu Steve a incoraggiare l’indeciso Woz che riuscì a confezionare la sua prima “scatola blù” … Per prima cosa Steve telefonò in Vaticano e chiese del Papa… Se ne accorsero all’ultimo momento che al telefono non era Kissinger, mentre già stavano per andare a svegliare Sua Santità… Le scatole che vennero dopo se le andarono a vendere agli altri studenti… Smisero soltanto quando la polizia si insospettì…
All’Università Steve durò poco … Era pieno di rimorsi per i soldi che faceva spendere ai suoi genitori… Senza sapere cosa se ne sarebbe fatto della laurea. Da quella rinuncia partirono le sue esperienze di hippie epigono, con i capelli lunghi e senza un dollaro in tasca… quando poteva si sballava con un po’ di LSD e ogni tanto andava a mangiare dagli Hare Khrisna che glielo davano gratis … Quella fu la sua via al buddismo… Dall’India infatti tornò un po’ deluso e decise che tutto sommato l’Estremo Oriente e il Buddismo Zen erano la cosa migliore… Passò anche del tempo a coltivare mele in una comunità hippie… E sicuramente ne conservò un ottimo ricordo…
Poi qualcosa dovette scattare nella testa di quel giovane irrequieto… Come dirà anni dopo non voleva ritrovarsi a quarant’anni a fare il commesso dietro il bancone di un negozio e questo non perché fosse una brutta cosa… ma perché
non era nelle sue aspirazioni di vita. E riferendosi all’esperienza indiana aggiunse: “ E ‘stata una delle prime volte che ho iniziato a capire che forse Thomas Edison ha fatto molto di più per migliorare il mondo di Karl Marx e Neem Kairolie Baba (il santone che era andato a cercare in India) messi insieme… Il mondo in cui Steve capitò era un Mondo Nuovo… Tutto era iniziato nel 1974, con il primo microprocessore al mondo. Nel 1976, Wozniak ne prese ispirazione e da solo si costruì il suo computer … Un risultato impressionante, un computer potente che lavorava con una tastiera, lo schermo e poche chips…. Era nato Apple 1 che per custodia aveva una scatola di legno e l’imprenditore in erba Steve Jobbs riuscì quasi subito a piazzarne 50 allo stupefacente prezzo di 500 dollari l’uno. Poi mise a disposizione della neonata industria, i pochi beni di famiglia… Il garage dei suoi genitori… Un’ascesa rapidissima i primi anni … Poi cominciarono le difficoltà mentre si affacciava Bill Gates e L’Ibm riprendeva forza… Ma dopo l’acquisizione del mouse e l’interfaccia grafica, nonostante il deludente “Apple Lisa,” torna un buon successo con Mac Intosh, creatura quasi privata di Steve Jobs, nata dalla sua fronda interna ai vertici della nuova gestione Apple. Ma oramai era guerra aperta con l’Amministratore Delegato e quando si trattò di scegliere cacciarono Steve Jobbs, il fondatore…Dieci anni di esilio, ma nel suo celebre discorso all’Università di Stanford del 2005, Steve disse che era stata una fortuna…”Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla Apple era la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità di essere di nuovo un iniziatore, mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita. Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, un’altra chiamata Pixar, e mi innamorai di una splendida ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film di animazione interamente creato al computer, Toy Story, ed è ora lo studio di animazione di maggior successo nel mondo. In una mirabile successione di accadimenti, Apple comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla NeXT è nel cuore dell’attuale rinascimento di Apple .
Un ritorno quello del 1996 che salvò la Apple e raddrizzò le sorti un po’ pericolanti di Next. Steve Jobs era di nuovo al timone e arrivò una serie di incredibili e sorprendenti novità…”Think different” è il nuovo slogan di Jobs che
negozia subito un accordo con Microsoft per lo sviluppo del sistema operativo della Apple e rivoluziona i prodotti … NeXTSTEP si eìevolve in Mac OS X, il primo “iMac” vince con l’estetica…linee curve e la scocca realizzata con plastiche trasparenti e colorate. All’inizio del nuovo secolo nascono gli Apple Store centri di vendita, assistenza e formazione con una distribuzione mondiale… Poi l’intuizione della musica e nasce iPod il lettore portatile con il suo negozio virtuale iTunes… Nel 2007 Apple entra nel business della telefonia cellulare con l’introduzione di iPhone , un multi-touch con le caratteristiche di un iPod, un proprio browser mobile…Peccato che Steve non si è potuto godere appieno i suoi ultimi e incontrastati successi… Ha lottato come un leone contro la sua malattia con coraggio e con umiltà … Ma era anche molto sereno … Era buddista e sapeva che si sarebbe reincarnato. Chissà quale versione di iPhone o di iPod troverà in quell’epoca….
Steve aveva una sua strana dieta ispirata agli insegnamenti buddisti… Quasi esclusivamente frutta e qualche verdura. Alcuni dissero che era una dieta troppo povera… Noi abbiamo colto l’obiezione e abbiamo un po’ attenuato il rigore di Steve, preparando con la sua mitica mela, un delicato dolce….CRUMBLE DI MELE
INGREDIENTI per 4 persone: 4 mele grandi, 250 grammi di zucchero, 200 grammi di farina, 150 grammi di burro, 4 chiodi di garofano, cannella un pizzico abbondante
PREPARAZIONE: Sbucciate le mele, tagliatele a pezzi e cuocetele a fuoco lento con 125 grammi di zucchero assieme ai chiodi di garofano e alla cannella, per 20 minuti. Preparate il crumble impastando la farina con il burro e il rimanente zucchero, sino a ottenere un impasto sbriciolato. Mettete le mele cotte e leggermente intiepidite in una pirofila e ricopritele con il crumble uniformemente e senza premere. Ponete la pirofila in forno e fate cuocere per 20 minuti circa alla temperatura di 180°C.
Il crumble si può mangiare accompagnato con panna, con il gelato alla vaniglia o con la crema inglese.