Melini: “In un paese normale Carera si dimetterebbe e il sindaco chiederebbe scusa”

Creato il 15 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Quando mai un manufatto da collocare nell’alveo di un fiume che in quel punto ha già esondato ha favorito la sicurezza? Mai. Opporre ostacoli a un fiume in piena è pericoloso. Il No della giunta Calvi però non è mai arrivato, anzi la posizione della maggioranza è stata possibilista, tesa a valutare i progetti, ad ascoltare pareri. Ieri dopo la Conferenza dei servizi di cremona in Provincia il sindaco ha rifiutato di parlare della centrale idroelettrica proposta dalla società Sorgent.e. Perché? Spaccature, incrinature in giunta? Il comitato 26 novembre ha scelto il No alla centrale e la giunta è rimasta possibilista o come sostiene l’opposizione, favorevole? In Conferenza dei servizi l’astensione diventa sì, le osservazioni e le critiche diventano autorizzazione. Così l’opposizione guidata da Mino Melini ora mostra alla maggioranza gli effetti dei tentennamenti. Calvi e i suoi non hanno condannato il progetto speculativo della centrale idroelettrica, che se approvata frutterebbe 30 milioni di incentivi in 15 anni pur lavorando su una massa d’acqua di soli 60 mc al secondo creando un rischio per Rivolta. Un’incertezza che rende confuso il progetto politico del sindaco. E Melini chiede le dimissioni dell’assessore Carera e le pubbliche scuse del sindaco.

La posizione del gruppo Rivolta delle Idee in ordine alla realizzazione della centrale idroelettrica e’ stata, da sempre, contraria.

Coerentemente alla posizione assunta in campagna elettorale il ns. Consigliere Melini ha sempre espresso la nostra motivata contrarietà alla realizzazione della centrale che, succintamente, verteva sulla primaria necessità della realizzazione di tutte le opere di messa in sicurezza del fiume, in primis l’argine, per un totale di oltre 1,5 mln di euro (opere finanziate da Aipo e Regione).

A febbraio 2013, quando la giunta Rivoltiamo pubblicizzava le “meraviglie tecnologiche ed ambientali” del progetto presentato dalla società SORGENT.E ci siamo presi una pausa di riflessione per documentarci sul progetto e sulle cause/effetto.

Dopo approfondimenti la nostra posizione non è cambiata: la centrale aumentava i rischi esondazione e sicurezza dell’abitato, quindi perentoriamente sostenevamo la nostra TOTALE CONTRARIETÀ.

Rivoltiamo, Calvi e Carera in primis, continuavamo a “promuovere” la centrale e gli effetti benefici sulla cittadinanza.

Rivolta delle Idee pareva, allora (aprile 2013), isolata “politicamente” sulla contrarietà alla centrale.

Ora, a distanza di mesi, Comitato 26 Novembre, Provincia di Cremona e, badate bene, la giunta capeggiata da Calvi, ribadiscono la contrarietà alla centrale con le motivazioni da sempre sostenute da RdI.

Credo che questa sia “la morte politica” del progetto Rivoltiamo e la sconfitta della linea sostenuta da Calvi e la sua Giunta sulla centrale.
In un paese “normale” questo significherebbe una sola cosa: le dimissioni dell’Assessore ai Lavori Pubblici che “ha remato contro la volontà elettorale” e le pubbliche scuse del Sindaco al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza tutta.

La politica del “buon senso” sconfigge 7 a 0 Rivoltiamo.

Gruppo Consiliare Rivolta delle Idee

45.284786 9.845936