" Memoria delle mie Puttane Tristi " di G.G.Marquez

Creato il 10 giugno 2014 da Michelap

"Uscii in strada raggiante e per la prima volta riconobbi me stesso all'orizzonte remoto del mio primo secolo.
La mia casa,silenziosa e in ordine alle sei e un quarto,cominciava a godersi i colori di un'aurora felice.Damiana cantava a pieni polmoni in cucina,e il gatto redivivo arrotolò la coda intorno alle mie caviglie e continuò a camminare con me fino al tavolo per scrivere.Stavo ordinando le mie carte avvizzite,il calamaio,la penna d'oca,quando il sole esplose fra i mandorli del parco e il battello fluviale della posta,in ritardo di una settimana per la siccità,entrò bramendo nel canale del porto.
Era finalmente la vita reale,col mio cuore in salvo,e condannato a morire di buon amore nell'agonia felice di un giorno qualsiasi dopo i miei cent'anni."

Ho letto " L'amore ai Tempi del Colera " l'anno scorso,prima della sua morte,e sono rimasta stupita dall'affascinante modo di raccontare e descrivere l'amore con tanta sincerità,sessualità,sensiblità e crudezza insieme che non ho mai trovato nei classici che ho potuto leggere.
Ed è stato un romanzo che mi è entrato così nel cuore da non poterlo recensire per l'emozione provocata.
Ho pensato,allora di emozionarmi ancora.


" Memorie delle mie Puttane Tristi ", pubblicato nel 2004,è l'ultima novella del compianto Gabriel Garcia Marquez ( 1927-2014 ),ispirata al surreale libro " La Casa delle Belle Addormentate " ( 1961 ) del premio Nobel per la letteratura 1968, Yasunari Kawabata ( 1899-1972 ).

Un anziano signore di Barranquilla ( Colombia ),giornalista; all'alba dei suoi novant'anni decide di trascorrere una notte d'amore con una adolescente vergine.
Votato ad una vita mesta,solitaria,con l'unica compagnia di rapporti sessuali occasionali,sente allungarsi su di sé l'imminente ombra della morte.
Ma quando vede l'acerbo corpo di Delgadina addormentato vicino a sé,sente crescere un sentimento che non aveva mai conosciuto nella sua vita : l'amore.
L'occasione servirà per ricordare la sua vita passata,le sue emozioni,le sue donne.
L'amore lo salverà dalla vecchiaia,dalla paura della morte e lo riconcilierà con il suo mondo,con la vita reale.

" [...] mi attraversò l'idea affascinante che la vita non fosse qualcosa che scorre come il fiume impetuoso di Eraclito,ma un'occasione unica di girarsi sulla graticola e continuare ad arrostirsi dall'altra parte ancora per novant'anni."

Come nell' " L'amore ai Tempi del Colera ",anche in questo testo si ripete il tema della vecchiaia,non vista come punto di arrivo,ma ( a volte ) di rinascita,di riscoperta di sé,del proprio mondo,di rivincita.
La morte viene allontanata dall' Amore,sentimento universale caro a Marquez,senza distinzioni di età,ceto o di tempo,che sembra nei suoi libri non procedere mai
L'amore,qui rappresentato nelle sue intime verità,con ironia,senza imbarazzo, " senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore " in una realtà sospesa e magica.


" Non morire senza aver provato la meraviglia di scopare con amore."

" Memoria delle mie Puttane Tristi ",G.G.Marquez, Oscar Mondadori,2012


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