È ormai noto da anni che la funzionalità, la capacità e la chiarezza mentale del cervello diminuiscono man mano che invecchiamo. Ma la ricerca mostra che questo calo può iniziare molto prima di quanto si fosse pensato originariamente. Uno studio di 7 anni condotto da Neurobiology of Aging (La neurobiologia dell'invecchiamento) ha effettuato ricerche sui modelli cognitivi di 2.000 adulti sani di età compresa tra 18 e 60 anni. I risultati sono stati sorprendenti e hanno riscontrato:
- · Un sottile declino nelle abilità cognitive che si è verificato nel corso dello studio;
- · Una notevole diminuzione nelle capacità di ragionamento astratto, velocità cerebrale e capacità di risolvere puzzle che si verifica entro i 27 anni di età;
- · Un declino medio della memoria rilevato entro i 37 anni di età.
Questi risultati dimostrano una necessità chiara e urgente di qualche cosa che permetta di conservare le funzioni e la capacità cerebrali fino alla mezza e alla tarda età. Oltre a una diminuzione nella chiarezza mentale, indagini dimostrano anche che la maggior parte della gente, a prescindere dall'età, soffre di affaticamento o “annebbiamento cerebrale” nel corso di un qualsiasi giorno.
La carnosina è un potente antiossidante che gioca un ruolo fondamentale nel sostenere e conservare un cervello sano. Si trova naturalmente nel corpo e svolge un ruolo importante nel riparare i danni già subiti dal corpo a seguito dell'invecchiamento. Anche se la carnosina è prodotta naturalmente nel corpo, il suo livello diminuisce con l'età e dopo i 40 anni circa. siano in cronica mancanza di questo elemento (come accade per il glutatione) per cui, oltre a stili di vita definibili "sani", è necessaria la possibilità che il nostro corpo torni a produrre carnosina e glutatione in quantità sufficienti per una lunga e salutare vita