Il mio pensiero sul mondo del “non visibile” oramai lo conoscete.
Sono quasi del tutto ateo, ma non escludo l'esistenza di fenomeni soprannaturali.
Definendoli soprannaturali nel senso che la nostra scienza non è ancora in grado di spiegarli. Lo diceva meglio Arthur C. Clarke: Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
Questa posizione intelletuale mi permette, per esempio, di non credere ai fantasmi ma di non escludere nemmeno la possibilità remota della loro esistenza. Se qualcuno mi mostrerà delle prove estranee a manipolazioni e facilonerie non mi comporterò certo come gli estremisti del CICAP. I quali, anche se si trovassero un extraterrestre nelle mutande, lo scambierebbero per una ragade.
Finita questa doverosa premessa, voglio parlarvi di un libercolo acquistato a due euro al Libraccio, ossia questo qui.
Memorie di un esorcista. La mia vita in lotta contro Satana.
Di padre Gabriele Amorth e Marco Tosatti
Padre Amorth lo conoscete tutti. È quel sacerdote anziano, dall'aspetto un tantino inquietante, che spesso e volentieri viene ospitato in TV per parlare della sua lotta quotidiana col demonio. Non parlo in senso figurato: Amorth è un esorcista praticamente, e sostiene di aver più volte visto, parlato e combattuto coi demoni minori e maggiori, compresi Asmodeo, Satana e Lucifero. Non solo: Padre Amorth è un convinto assertore della pericolosità della magia nera. Secondo una sua stima ogni 98 cialtroni ci sono due maghi – o streghe – realmente capaci di lanciare malefici e sortilegi.
Ok facciamo una pausa: stiamo davvero parlando di robe che sembrano uscite dal film di William Friedkin? A quanto pare sì. Pregherei i più anticlericali tra voi di evitare i soliti interventi scontati e – perdonatemi – un po' banali. Non sono qui certo a difendere il Cattolicesimo, io che mi sono appena professato ateo.
Però una domanda me la pongo: come spiegare tutti i casi riportati da Amorth in questo interessante libro?
Gli illuministi dicono: le persone posseduto dal demonio sono in realtà dei malati mentali. Il che è vero nel 99% dei casi. Poi, a dire degli esorcisti, esiste un 1% di casi inspiegabili dalla scienza umana. Amorth riporta circa un centinaio di esempi nel libro (ma, facendo una rapida stima, dovrebbero essere migliaia!), citando episodi che a quanto pare hanno fior fior di testimoni, molti dei quali estranei alla Chiesa Cattolica. E qui qualche interrogativo me lo pongo: può un malato mentale vomitare chiodi, frammenti di vetro e aghi, materializzandoli direttamente dalla bocca? Può un malato mentale levitare di 40 centimetri sopra il letto? Può un malato mentale venire attaccato da un serpente materializzato all'improvviso attorno al suo collo?
Non sono esempi casuali, bensì dei racconti di “vita vissuta” che Amorth cita nel libro. Molte altre manifestazioni sataniche sono facilmente spiegate dalla scienza moderna: parlare lingue sconosciute, forza sovrumana, avversione al sacro etc etc. Ma... la levitazione? Vomitare chiodi?
Ammetto che è una discussione che mi spiazza e mi inquieta. Pur tendendo quasi del tutto a escludere l'esistenza di qualcosa di così medioevale come la possessione demoniaca, mi chiedo se esistono spiegazioni protoscientifiche che esulino dal puro dogma religioso.
Per il resto, su alcune questione il pensiero di padre Amorth è alquanto raccapricciante. Il suo accostare il demoniaco all'arte macabra, per esempio, o all'omessualità, sa davvero di oscurantismo inquisitorio, così come la crociata contro i “veri maghi” sembra il frutto della fantasia di Valerio Evangelisti. Se non altro il nostro buon esorcista attacca con uguale violenza verbale anche gli alti vertici della Chiesa, luogo in cui, secondo le sue fonti, si annidano ben più posseduti, adoratori del demonio e veri stregoni rispetto ad ogni altro contesto o comunità.
Invece, a livello meramente narrativo, Memorie di un esorcista è un libro che fa più paura di molti romanzi horror. Anche se non credete a nulla, anche se vi fare quattro risate ogni volta che fiata un prete, vi sfido a non provare almeno una punta di disagio leggendo questa specie di autobiografia di un esorcista.