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Secondo me c'è un'ingiustizia di fondo. Per quale motivo un creatore di fumetti, quando presenta il proprio lavoro e incontra il pubblico, deve fare un disegno per accompagnare l'ennesima dedica all'ennesimo lettore ignoto? Se uno scrittore si ritrova a dover firmare qualche copia dopo una presentazione, non si mette mica a scrivere qualche frase di repertorio, credo. Basta un autografo, magari una dedica con affetto, stima e simpatia. La trinità del sentimento immaginario. Anche perché chi realizza i fumetti il più delle volte cura sia la parte grafica che i disegni. Quindi è come se facesse qualcosa in più, rispetto a chi scrive, o no? Ecco, forse non c'entra niente, ma questo pensiero è arrivato dopo aver scoperto Paco Roca e la sua vita illustrata.
Memorie di un uomo in pigiama è la raccolta delle storie di Paco Roca pubblicate sul quotidiano spagnolo Las Provincias. Ogni pagina è un piccolo racconto della vita del fumettista. Un lavoro che principalmente si svolge in casa, davanti al computer, in comoda tenuta da notte. Una prospettiva sedentaria, certo, ma estremamente efficace nel descrivere in chiave autoironica tutta una serie di manie e piccole paranoie in cui rispecchiarsi completamente. In un certo senso queste storie completano quelle raccontate in Emotional World Tour, una cronaca strampalata dei mesi frenetici che seguirono la pubblicazione di Rughe e di Maria e Io realizzato dal suo amico e collega Miguel Gallardo.
Rughe tratta il tema della vecchiaia, della solitudine e della malattia che si porta via i ricordi. Lo spunto che ha avuto Paco Roca, e che racconta in Emotional World Tour, arriva dalla negazione sociale che si abbatte sulle persone anziane. Trascorrendo diverso tempo in una casa di riposo e riscoprendo la gioia di rendere felici i propri genitori, Paco Roca diventa testimone dela paura dell'abbandono. La sua speranza è che la fantasia possa raggiungere i lettori, riaccendendo una sensibilità soffocata dall'ipocrisia di un mondo che ci vorrebbe sempre giovani. Da Rughe è stato tratto anche un film.
In Memorie di un uomo in pigiama, coglie quello spicchio di età in bilico tra crescenti responsabilità e il desiderio di non voler diventare adulti. Gli amici che sono ormai genitori a tempo pieno, la difficoltà di rendersi completamente autonomi e i piccoli disastri e inconvenienti della vita di tutti i giorni. Con un gusto semplice ed efficace per il paradosso, Paco Roca racconta la legge divina che si cela dietro al divieto assoluto di ricongelare i cibi tolti dal freezer, ricostruisce il percorso che compiono i tupperware, alterna, di tanto in tanto, l'imbarazzo che prova ogni volta che il suo lavoro ottiene un riconoscimento. Il tutto condito da una quantità incredibile di incidenti provocati dalla sua buffa goffagine. Per chi non ha ancora avuto modo di scoprire i suoi lavori, questa raccolta può essere un divertente ingresso nel mondo del fumettista spagnolo.
(I lavori di Paco Roca sono editi da Tunué)
Alessio MacFlynn