Men in the City
Independent Artists - Gallery
Prosegue con un piano completamente rinnovato la ricerca di
Independent Artists. Quarantanove gli artisti selezionati dal comitato
di galleria guidato da Manuel Zoia, Nicoletta Saveri,coadiuvati da Gino
Fienga e coordinati da Valerio Villoresi.
Il tema della città è
stato più volte indagato nella lunga epopea della storia dell'arte in
quanto rappresenta un'energia creatrice collettiva che abbraccia intere
generazioni. Numerosi artisti ne hanno scrutato l'anima entrando nelle
pieghe di una “Città che sale” o nelle scie luminose di una “Rissa in
galleria” entrambe di Boccioni. Ogni autore ha saputo cogliere lo
spirito del suo tempo denunciando l'uomo a sé stesso. Mostrandogli come
può diventare il suo volto da “Guernica” di Picasso, alle
Quatrocentesche città ideali senza abitanti o negli spazi urbani abitati
da figure metafisiche di De Chirico e via via sul tema delle strade
principali e secondarie. Ogni città è sempre un luogo dello spirito, e
le forme visive esprimono i valori spirituali anche in forma simbolica,
con una forza che può avere un grandissimo significato didattico.
Qui gli artisti esposti in mostra: Fabio Adani, Isabella Angelantoni,
Gian Pietro Arzuffi, Eugenio Azzola, Luisa Bergamini, Stefania Berta,
Flavio Biagi, Daniele Bianco, Stefano Bonazzi, Daniela Borla, Silvio
Brancaleon, Cinzia Busto, Gennaro Cicalese, Andrea Ciresola, Matteo
Costanzo, Marco Dalbosco, Pietro Dente, Thomas Dowdeswell, Carola
Ducoli, Marina Falco, Arianna Favaro, Francesco Fillini, Laura Gaddi,
Davide Genna, Alessandro Giannandrea, Luigi Guarino, Pierpaolo
Mancinelli, Gian Luigi Martelli, Franco Meloni, Riccardo Muroni, Ada
Nori, Malika Novi, Carlo Olper, Oroccoccoro, Emilio Patalocchi, Rudy
Piccinni, Corrado Pizzi, Rosa Maria Rinaldi, Thomas Scalco, Fabio
Sironi, Matteo Suffritti, Mario Sughi, Antonio Taschini, Urban Solid,
Sonia Vaccari, Constanza Villareal, Angela Vinci, Elisa Zadi, Laura
Zarrelli.
Ogni artista osserva dal suo punto di vista e rielabora
l'arcipelago di fenomeni che anima il multiforme teatro urbano: vita
quotidiana, rapporti umani, architettura e natura..il complesso tessuto
sociale che fa delle metropoli un oggetto magmatico e affascinante.
Da questa osservazione scaturisce l'Opera, generata nei più vari mezzi
espressivi che l'arte oggi mette a disposizione. Per l'antropologo
Claude Lévi-Strauss la città è “la cosa umana per eccellenza”. Ma la
città con il tempo può perdere la sua anima, pur mantenendo la sua
funzione esteriore residenziale e burocratica. Il Compito dell'artista
dunque è di risvegliare lo spirito autentico che la guida e che muove i
suoi abitanti, mettere in evidenza, denunciare abusi, proporre e
costruire idee. D'altro canto è possibile che quello che oggi chiamiamo
Città in futuro sarà guardato semplicemente come una fase tra la tribù e
la tecnopoli, tra l'uomo delle caverne e quello dell'elettronica
(Harvey Cox, 1965 The Secular City). Qual'è allora oggi il significato
della città e cosa sta per diventare in un futuro ormai prossimo? Il
poeta greco Alceo vissuto nel VI secolo a.C così cantava il suo valore:
“Non le case dai bei tetti, né le pietre ben levigate, non i canali né
le banchine fanno le città, ma gli uomini capaci di afferrare
l'occasione”.
L'esposizione apre al pubblico Sabato 21 Novembre
con inaugurazione dalle ore 18:00 e sarà visitabile fino al prossimo 20
Dicembre con i seguenti orari: Sabato e Domenica 16:00-19:00 Feriali su
appuntamento 10:00 – 19:00 con preavviso Cell: 338 444 9794