MENDEL DEI LIBRI - Stefan Zweig

Creato il 18 aprile 2013 da Lalettricerampante
La storia di un uomo che forse non ha letto tutti i libri, ma che tutti li conosce. Il sovrano di un mondo parallelo – un mondo di carta.
Non sono mai stata una grande amante dei proverbi. Me ne ricordo pochi e non riesco comunque mai a inserirli in una conversazione con naturalezza. Eppure, ogni volta che chiudo uno di questi libretti piccini piccini, non posso fare a meno di pensare che molto spesso "nella botte piccola ci sta il vino buono" e che devo smetterla di giudicare un libro anche dal numero di pagine che lo compone. Romanzo breve, racconto lungo... non so mai nemmeno come devo chiamarli. Ma poi, pensandoci, non è poi così fondamentale dar loro un nome. L'importante è leggerli, senza pensare che se è corto gli mancherà di sicuro qualcosa.
Mendel dei libri rientra in questa categoria. Poche, pochissime pagine, che si leggono in un meno di un'ora e che riescono comunque a entrarti dentro, lasciandoti poi un'infinita tristezza. Mendel è dei libri perché è il maggior esperto di titoli e di prezzi che si possa trovare a Vienna. Tu vai da lui, al Caffè Gluck dove trascorre le sue giornate, e gli chiedi ciò che ti serve. E lui te lo procura. Solo i libri, gli interessano. O meglio, i loro titoli, le loro edizioni, i loro prezzi. Non li legge tutti, certo che no, come potrebbe. Però vive in mezzo a loro e dentro di loro, incurante di quel che accade nel mondo esterno. "Perché lui leggeva come gli altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto", lontano, isolato da tutto quello che con il suo mondo non c'entra nulla.
Nemmeno la guerra, che si sta già portando via molte vite e molte coscienze, lo scalfisce. O almeno non ci si ritrova immischiato,  suo malgrado e sempre per colpa della sua passione. E così, fuori dal mondo protetto delle rilegature, delle edizioni da collezione, delle bibliografie, Mendel si troverà a contatto con un mondo che non capisce, che nessuno in realtà può capire, e che gli toglierà la voglia di vivere. 
E' triste questo libro. E' triste il destino che viene riservato a quest'uomo, che poi è forse molto simile a quello riservato a molti altri, in momenti e circostanze diverse. Vivi per qualcosa, che sarà la tua rovina. Vivi per qualcosa, che ti impedirà di vedere altro. Vivi per qualcosa, e una volta morto, saranno in pochi a ricordarsi di te. Ma lo faranno proprio grazie alla tua passione. Non si può non provare affetto per Mendel, non commuoversi di fronte al suo triste destino e non provare rabbia verso chi gli ha distrutto quel suo piccolo microcosmo, in cui non faceva del male a nessuno.
Leggete Mendel dei libri e sono sicura che voi di lui non vi dimenticherete.
"I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l'oblio".

Nota alla traduzione: nulla da segnalare, direi.
Titolo: Mendel dei libri
Autore: Stefan Zweig
Traduttore: Ada Vigliani
Pagine: 53
Anno di pubblicazione: 2008
Editore: Adelphi
ISBN: 978-8845922749
Prezzo di copertina: 6,00 €
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