Quattro comuni agrigentini, Ribera, Sciacca, Bivona e Menfi, i soli a pagare in passato l’Imu agricola, oggi a causa delle mutate condizioni geo-economiche, convocano gli amministratori comunali, le organizzazioni professionali e tutta la deputazione regionale e nazionale per aprire un nuovo fronte con il governo nazionale.
Entro una settimana potrebbero essere convocati all’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole amministratori, parlamentari e associazioni di categoria che ieri si sono incontrati al Comune di Ribera, nella sala dei sindaci, per intraprendere la battaglia contro questa particolare imposta che concentra il carico fiscale sui terreni agricoli.
L’assessore riberese Giuseppina Spataro contatterà gli uffici palermitani, che fanno capo a Dario Cartabellotta, per insediare un tavolo tecnico.
Presenti alla riunione di ieri anche il senatore Giuseppe Ruvolo e i deputati della Camera Capodicasa, Iacono e Moscatt. Alla questione, proprio Ruvolo ha dedicato vari atti parlamentari. Assenti giustificati, per via della Finanziaria, i deputati regionali che hanno comunque promesso un loro interessamento nell’immediato.
Per il Comune di Menfi ha partecipato ai lavori l’assessore all’Agricoltura, Servizi a rete e Politiche Sociali, Saverio Palminteri. Anche lui presente al tavolo degli amministratori per chiedere la pubblicazione di un decreto che possa equiparare i 4 centri agli altri 39 paesi della provincia agrigentina, rendendo così giustizia alle esigenze di un territorio importante.
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