Virginia Bramati, che già conoscevo in quanto avevo letto il precedente "Tutta colpa della neve! (e anche un po' di New York)" ritorna a gran voce nelle librerie con "Meno cinque alla felicità".Cresciuta nella campagna lombarda, come il sottoscritto, l'autrice spinge con i suoi racconti a sognare ma senza esagerare, con ironia, attraverso personaggi che si sono guadagnati la simpatia del pubblico, decretandone il successo.Il suo esordio letterario è avvenuto con il self publishing. Dopo aver ricevuto in regalo un Kindle dal marito, Virginia Bramati ha capito che quel suo romanzo, ancora imprigionato in una penna USB, poteva avere delle possibilità di fuga. Così è stato e dopo essersi piazzato nelle classifiche al fianco di personaggi della letteratura come Camilleri e la Mazzantini, giusto per citarne due, sono arrivate le offerte delle case editrici. La scelta è finita sulla Mondadori, non per un fatto di guadagno ma perché è stata la casa editrice che le ha offerto la possibilità di fare del buon editing e trasformarlo in un ottimo romanzo, sempre per citare le parole dell'autrice in un'intervista.
La cosa la turba talmente tanto che decide di affrontare la situazione di petto lasciando una lettera all'inquilino il quale, avendo un regolare contratto, a suo dire, le risponde scrivendo di non essere interessato a dover discutere alcunché con lei, sorprendendola nell'utilizzo di un linguaggio da studio legale.Insomma, per Costanza sarà decisamente un Natale diverso dagli altri, oltre al fatto d'essere il primo senza la presenza del padre, trasformatosi in un "fantasma" travestito da "grillo parlante", fonte di conforto ma anche i grandi dubbi per la propria salute mentale.Situazioni divertenti e non prive di imbarazzo accompagneranno la protagonista per tutto il romanzo. Inutile accennarvi che la figura del muratore estone diventerà parte importante del possibile cambiamento di vita della protagonista... ma non vi dirò di più! Senza dubbio questo romanzo si può collocare in quello che in gergo si chiama chick-lit, letteratura prevalentemente al femminile che sembrerebbe nata da una costola di uno dei libri di Candace Bushnell e del suo famosissimo Sex and the City.Personalmente questo romanzo l'ho trovato non solo adatto ad un pubblico femminile ma, sempre a parer mio, potrebbe essere un po' per tutti. Una storia sì leggera ma ben scritta e piacevole da leggere. Unitamente al precedente della scrittrice sarebbe un'ottimo regalo, nel caso in cui vi siate dimenticati di qualcuno nei giorni scorsi...
BUON 2015 A TUTTI VOI!
Simone