Ci proteggiamo da sempre dal dolore. Abbiamo un’umana paura di soffrire, di morire. Ci allontaniamo, ci neghiamo; qualche volta ci fidiamo quel tanto che basta per andare a sbirciare l’estraneo.
Poi due occhi rotondi ci disarmano, senza alcuna ragione apparente, senza che la logica ci scagioni, giustifichi la resa e ci rubano tutti i trucchi.
Non resta che accarezzare a mani nude. Non esiste nient’altro che le mani nude. E ridere.
Si sente nelle ossa. Meno di questo non vale.
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