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Meno dieci giorni all'autodistruzione.

Da Teresavispa @graziausai
Meno dieci giorni all'autodistruzione.
Come ogni anno, eccoci alle feste di Natale  e a quella strana frenesia, quell' inquietudine da conto alla rovescia per cui sembra che il mondo, dopo le feste, debba esplodere e finire in briciole.
Prima delle feste e dopo le feste sono scadenze imprescindibili negli appuntamenti di lavoro.
Sei qui per le feste? Quando torni? Il 2 o dopo? Riusciamo a vederci prima di Natale? O passata l'Epifania?
La crisi cresce, il lavoro manca, a volte si perde proprio subito dopo Natale, tanto per far passare le feste in serenità. Il Natale non si tocca.
Nelle Feste di Natale c'è un buco nero in cui anche io cadrò. Fatto di panettoni, torroni, abbuffate, indigestioni, alka seltzer,  scartocciamenti di regali. Un tourbillon da cui risorgerò con l'anno nuovo, frastornata e imbolsita.  Nelle feste di Natale comprerò una nuova agenda e il calendario da attaccare al frigorifero, per scandire un segno netto di separazione da tutto quello che è venuto prima. Dopo Natale vita nuova e per la dieta ovviamente se ne parla dopo Natale.
Prima di Natale dovrò fare gli auguri a tutti e se possibile vedere tutti.  Dopo sarebbe troppo tardi. I veri amici si riconoscono dagli auguri di Natale, dopo no.
Sarà un tripudio di sms, di e-mail e adesso anche di tweet.
Il cappello di Babbo Natale  me lo calerò fino agli occhi, per non accorgermi di come molti se la passano male negli ultimi tempi. 
Sì, anche io quest'anno mi godrò le cose belle che Natale in fondo in fondo può offrire. E dopo Natale anche a me, come penso a tutti, rimarrà una certa nostalgia.
Penserò che, mannaggia, è passato Natale e non mi è neanche venuto in mente di tirare fuori la tombola.
 

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