Come ogni anno, anche il 2014 è stato analizzato dall’indagine dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE). Si è indagato sulle abitudini dei lettori italiani e il confronto con i dati degli anni precedenti porta ad alcuni spunti di riflessione interessanti che cercheremo di analizzare in questo articolo.
Diminuisce il numero di lettori
Gli italiani leggono sempre più ebook
Il resoconto realizzato dall’AIE conferma che l’Italia non è un paese di lettori. Se da una parte i lettori forti restano sulle stesse percentuali degli anni precedenti (calando di un poco significante 0.02%) crolla il numero dei lettori occasionali che, a quanto pare, sono sempre più lontani dai libri (cartacei o digitali che siano). Si passa infatti dal 43% al 41.4% in un solo anno e ancora più preoccupante è il dato complessivo che vede una percentuale ridotta del 10% nel giro di quattro anni con una perdita totale di più di 2 milioni di lettori.
Aumentano gli ebook
Se il numero di lettori diminuisce c’è un’altra considerazione da fare perché la relazione riporta in crescita il numero di ebook acquistati e letti dagli utenti. La percentuale di crescita del 32% è significativa ma ancora di più lo è quella quella numerica con quasi 7 milioni di italiani che hanno letto un libro digitale nel corso del 2014.
A conferma di questa tendenza c’è anche la crescita nell’acquisto di ebook reader: sono stati 111 milioni gli euro spesi dai cittadini italiani per acquistare dispositivi di lettura digitale (tablet esclusi).
Le nuove frontiere per librai ed editori
Librai ed editori non potevano restare indifferenti a questi numeri. Gli editori hanno ridotto la produzione di libri tradizionali con un 5.1% in meno rispetto a due anni fa e con un prezzo di copertina mediamente più basso. È cresciuta invece la produzione di ebook con più di 50.000 titoli messi a disposizione: questo dato è quasi raddoppiato nel giro di due anni ed è quello destinato più significativamente a crescere nei prossimi anni. Diminuisce anche il prezzo medio degli ebook: anche questo dato verrà probabilmente rafforzato nei prossimi mesi anche a fronte dell’abbassamento dell’IVA al 4% per i formati digitali.