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Meno male che so le lingue

Da Wondermum

Giovedì da Nonna M. c'era il pienone.
Festeggiavamo un po' di compleanni: Canterina, Zia Ebe, Nonna M. stessa.
Sì, noi andiamo a blocchi, con tre feste all'anno riusciamo a prendere dentro tutta la famiglia, a parte Babet che apre le danze in solitaria ad ottobre. Ma per ora non si è mai lamentata.

Nonnabis non mancava certo all'appello, ma c'erano anche ospiti d'oltralpe: i nonni di Cuginetto It arrivati freschi freschi dalla Francia per vedere nipotino, figlio, nuora e la pancia in crescita della prossima nipotina in arrivo.

No... non sono io ad essere incinta...
Anche l'altro giorno la stessa gaff, durante la toilette serale, dopo aver mangiato come dei bufali, stavo lavando le bimbe e contemporaneamente scoppiavo.

"Miiii, bimbe! Sapete cosa c'è qua dentro??" chiedo tastando la pancia gonfia di cibo.

"Un bambino?!?!"

"Babet... Direi che ho già dato... E poi non mi è ancora apparso l'arcangelo Gabriele ad annunciarmi Ti saluto o piena di grazia, ma soprattutto piena! A conti fatti avrai un figlio dopo Pasqua e lo chiamerai Zuzù, giusto per non confonderci casomai ci facessero una biografia non autorizzata!"

"Quindi aspetti un bambino??"

"No, amore, è la scodella di pasta alle melanzane che mi dispiaceva avanzare... La scodella, non la pasta!"

Dicevamo...
La Zia Ebe è in dolce attesa di una frugoletta frugolosa che Cuginetto It ha soprannominato (non chiedetemi perchè) 'Latte e cioccolata', ma che noi, seguaci della sana alimentazione, preferiamo chiamare 'Nutella di soya'.
Biologica preferibilmente.

Così giovedì, in casa NonniWonder, si respirava aria di delirio.

Nonna M., che aveva cucinato per un plotone di marines ormeggiati a Pearl Harbour, continuava ad andare avanti e indietro dalla cucina chiedendo riscontri sui sapori, appoggiando manicaretti in ogni buco del tavolo, spadellando, scolando, impiattando, grattuggiado... E' che quando parte non la fermi nemmeno sparandole ai fianchi!
Nel frattempo in sala c'erano altre undici persone che si servivano, parlavano, scambiavano piatti, opinioni, sgridate, convenevoli... in tante lingue diverse.
Nonna A., seduta di fronte a me, mi parlava in francese che, come risaputo, è la mia lingua madre. Infatti non capivo una mazza.
Chiedevo a Zia Ebe di tradurmi.
Nanà continuava a muoversi sulla sedia e a parlare, urlando "VOJO L'ACQUA!!"
Babet e Canterina chiedevano gnocchi e affermavano a gran voce di non voler nemmeno assaggiare il risotto con i carciofi.
Zia Ebe tentava di sedare Cuginetto It che nel frattempo si era alzato da tavola, aveva preso la chitarra di plastica ma con corde vere e, strimpellando accordi infartuosi cantava alla Pavarotti & Friens "LA LA LAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!", crepando la cristalleria di Nonna M.
Io continuavo a dire "Ebe, mi dici cosa ha chiesto tua suocera che è già alla quindicesima frase ma io non ho capito nemmeno la prima??" e nel frattempo sorridevo e annuivo, inserendo ogni tanto qualche "Eh già..."
Dall'altro lato del tavolo Nonno M., Zio Ratatouille e Nonno A. parlavano tra loro, a gran voce e tutti insieme.
Nonnabis, zitta zitta, mangiava come se fosse stata digiuna dal Natale 2009.

Prendiamo un attimo fiato...

Dopo due ore eravamo tutti sfatti, scomposti, consumati e provati. Nonnabis dava anche qualche segno di ubriachezza molesta, perchè zitta zitta, oltre che mangiare, ad ogni portata si faceva versare un bel bicchiere di rosso...
I bambini dopo dieci minuti erano andati in cameretta a giocare e non erano più usciti.
Nonna M. si era finalmente fermata e sfoderava il suo francese-che-lo-so-ma-una-parola-su-quattro-non-mi-viene-subito-ma-ce-l'ho-sulla-punta-della-lingua.
Nonno M. lo stesso.
Chi sbucciava pistacchi e chi mandarini, ma solo per inerzia.
Nonnabis e Nonna A. conversavano amabilmente, raccontandosi aneddoti e vissuti di una vita. Nonnabis in milanese e Nonna A. in francese.
Io penso che non si capissero e che stessero parlando di due cose totalmente diverse, ma sono andate avanti così per un bel po'.

"Zia Ebe... tuo suocero sta dormendo seduto." le dico ad un certo punto, dopo essermi resa conto che Nonno A. aveva chiuso gli occhi da un pezzo, ma respirava ancora.

"Sì, lo so, fa così... E' normale... Ieri l'ho perso anche in tram, dalla quarta fermata fino in Duomo."

Arriva il momento dei saluti.
Lunghi saluti visto che ci rivedremo tra un anno.
Nonna A. mi dice qualcosa in francese e penso di aver capito che mi fa i complimenti per essere in forma, dopo ben tre figlie.

"Mersì, mersì bocù!"

Mi chiede se mangio, se non mangio tanto pane perchè è il pane che fa ingrassare, se faccio ginnastica o vado a nuotare.
Beh, dopo una giornata passata insieme comincio a capirci qualcosina di più.

"Je manj, non te preoccupè, je manj! Je manj, je dorm... poc, ma dorm! Je mov muà tujur dietr alle figl e a la mesòn... Je cùr tujur..."

Mi chiede ancora se faccio qualche dieta particolare.
Inizio a cercare Zio Ratatuoille perchè ho bisogno di un interprete. 
"Je manj! Sto attènt a chel che maj, ma manj!"

Allora, non contenta, mi chiede che dieta ho fatto prima.

"... La dièt de la saparasiòn!!"

Per fortuna so le lingue.


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