Magazine Bambini

Mens sana e l’unschooling

Da Rossellagrenci

MENS SANA E L’UNSCHOOLING

Fantastico! Oggi ho scoperto Mens Sana, il blog di una docente di lettere delle scuole medie. Ne parlerò ancora, sicuramente. Intanto vi riporto una parte di un suo articolo sull’unschooling:

L’unschooling estremizza l’homeschooling, portando avanti un modo libero, esperienziale, pratico di imparare. In questa visione si impara sempre. Ogni spunto è utile e il genitore è sempre in servizio, non tanto per fare lezioni, ma per accompagnare il figlio nelle sue scoperte.
Cosa ne possiamo trarre noi?
La tesi di fondo è che occorre liberarsi dalle false regole dell’apprendimento scolastico, accettate da tutti come indiscutibili e insostituibili. Ma proviamo a pensare. Il mondo non è diviso in classi, la realtà è solo per comodità classificata in materie :” math is science is art is history is literature is FUN!” – dice
Sandra Dodd. Nessuno ti può costringere a imparare niente se tu non vuoi: allora perché non eliminare la costrizione e ridare a chi deve imparare la libertà di scelta? Come? Partendo dalle proprie passioni. Ti piacciono i cavalli? Comincia da qui. Come noi adulti abbiamo imparato le cose di cui siamo appassionati? Chiediamoci questo e traiamone le conseguenze. Se ho una passione è facile e divertente per me reperire tutto ciò che mi serve per coltivarla: libri, illustrazioni, modellini, filmati, links… e mettermi a lavoro. Perché questo non può diventare l’abituale modo di imparare? Da ciò che ci appassiona si giunge a tutto: il cavallo nella preistoria, il cavallo nella geografia, nella biologia, nella zoologia, nell’economia… Trovare e intessere connessioni è il secondo assioma del percorso di de-schooling e un-schooling. Non solo è permesso, ma è auspicabile che un bambino impari perseguendo le sue passioni. Il bambino impara perchè imparare è il modo che la specie umana ha di crescere e sopravvivere. Imparare accade in ogni luogo e in ogni momento, non solo in classe!

http://laproffa.blogspot.com/

Share


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog