Però, ciò che voglio darti oggi è una sferzata di energia… di grinta… di determinazione e riempirti di voglia di fare!
Sì, l’obiettivo di questo articolo è che, quando avrai finito di leggerlo, tu ti senta ON-FIRE… con una voglia incredibile di FARE QUALCOSA di importante!
La prima persona di cui ti parlo, forse non ti dirà più di tanto, si chiama Achmat Hassiem e, devo ringraziare Valeria per avermelo fatto “conoscere”.
Lui è un eroe… un ragazzo del Sudafrica che ama nuotare. Solo che in Sudafrica ci sono gli squali!
6 anni fa al largo di Città del Campo, mentre stava facendo il bagno, ha notato uno squalo che si stava avvicinando! Lui, esperto nuotatore, ha attirato lo squalo verso di sé, facendo sì che il fratello riuscisse a tornare sulla barca!
Lo squalo lo ha attaccato, lo ha trascinato per 50 metri e lui ha lottato… per fortuna non l’ha portato sotto e forse non l’ha trovato così “buono” e lo ha lasciato… però un ricordino se l’è preso: la sua gamba!
Si è salvato e grazie alla nuotatrice paralimpica Sudafricana Natalie du Toit, ha deciso di dedicarsi all’attività agonistica. Nel 2008 a Pechino, Hassiem è arrivato 9° nei 100m farfalla.
Nel 2012, a Londra… è successo qualcosa di nuovo nella sua mente, lui stesso dichiara:
- “Nuoto come se fossi inseguito dallo squalo che mi ha mangiato la gamba”.
Non male come motivazione per dare tutto sé stessi…
Di fatto però lo “scappare da qualcosa” è una fantastica leva per agire in modo immediato… ma nel lungo periodo serve un qualcosa “verso cui andare” e ci pensa ancora la sua mente:
- “Quello squalo ha cambiato la mia vita: grazie a lui ho avuto modo di sfruttare al meglio tutte le mie opportunità”.
A Londra… lui e “il suo squalo” hanno vinto il bronzo nei 100m farfalla!
La sua storia mi ricorda uno dei miei più grani eroi di sempre, Alex Zanardi.
Un uomo, che poco dopo il suo gravissimo incidente dichiarò:
- “Il mio sogno più grande oggi è riavere le mie gambe… ma un secondo dopo, avrei già un altro SOGNO PIÚ GRANDE… bè, io posso direttamente a quello!”.
E appena atterrato a Malpensa con le sue medaglie di Londra 2012 ha detto:
- È indubbio che un tempo io corressi solo per Alex Zanardi, oggi invece io corro per un sacco di gente che vede in me una sorta di riscossa nei confronti della sfiga in generale. Tutti quanti nel corso della vita abbiamo momenti più o meno difficili, sfortunati, momenti in cui ci tremano le gambe ed è difficile andare avanti. Vedere che una persona che nell’immaginario collettivo ha avuto qualcosa di gravissimo, non che io lo ritenga così, però la gente crede che abbia dovuto superare una prova davvero difficilissima. Vedere che esiste la possibilità di venirne fuori così, di trasformare tutto quello che può essere accaduto di brutto, addirittura in una delle più grandi opportunità della mia vita… fa entusiasmare la gente! Piace pensare che un modo per uscire da tutto ci sia e che Zanardi l’abbia trovato”.
E poi aggiunge:
- “Guidato dall’ambizione, non arriverei da nessuna parte… è solo la passione che trasforma ogni risultato nella logica conseguenza di provare piacere nell’aver lavorato bene e al massimo delle proprie possibilità”.
Sono solo due esempi delle fantastiche storie che ci sono state durante le paralimpiadi, dei grandi eroi che ogni giorno nei campetti di provincia o nelle piscine comunali compiono imprese eccezionali…
Eroi che non cercano nessun alibi… e allora anche noi non abbiamo scuse!
- Chi è lo squalo che ti insegue e che ti farà dare il meglio di te?
- In cosa vuoi farti portabandiera?
Perché questi due ragazzi non hanno più le gambe… ma evidentemente ci insegnano che quelle contano tanto per chi le ha, ma ciò che conta davvero per ottenere i propri obiettivi è il cuore!
- In cosa metti tutto il tuo cuore?
Questo video ti può aiutare:
Allora... in cosa metti tutto il tuo cuore?
- “Qualsiasi risultato tu possa inseguire non va mai vissuto come un dovere ma come un sogno” – Alex Zanardi.
Keep running.