Mentana: "A La7 voglio dire la mia, no a Miss Italia scartata da altre tv" (la Repubblica)

Creato il 24 agosto 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Se Miss Italia è sull'orlo di una crisi di nervi, anche a La7 non se la passano tanto bene. La rete attraversa una crisi di identità. Mentre si dà come imminente il trasferimento del concorso di bellezza da RaiUno al canale di Urbano Cairo (le ragazze con fascetta e numerino sono già pronte a sfilare sul lido di Jesolo a fine settembre), proprio dalla rete che un tempo si definiva "terzo polo" arrivano i primi mugugni. E' nientemeno il direttore del Tg, Enrico Mentana, che su Facebook critica l'approdo di Miss Italia a La7: "Anche no, grazie. L'identità di rete è una cosa seria". Il suo commento scatena subito polemiche sul web e curiosamente nessuna reazione da parte del direttore Paolo Ruffini.
Mentana, perché questo veto all'arrivo di Miss Italia a La7? Io non pongo veti. Ma sono abituato a dire la mia. In questo caso ho detto quello che penso sull'identità di una rete, La7, che in questi anni ho contribuito a formare con il mio telegiornale. Comunque non sono il Papa, non ho il dogma dell'infallibilità.
Perché crede che il concorso di bellezza non debba essere trasmesso dalla sua rete? Io mi chiedo perché la Rai non lo vuole fare più. Ragiono sul fatto che anche le reti Mediaset hanno lasciato cadere la proposta degli organizzatori. Costa troppo? Che tipo di pubblico segue in tv questa manifestazione? E che tipo di ritorno d'immagine può avere Miss Italia per La7?
Quindi il messaggio per l'editore Cairo è: Miss Italia non si addice all'identità di una rete impegnata come La7. Io rispetto il lavoro dell'editore e del direttore di rete Ruffini, spetta a loro decidere. Non ho snobbismi. Sono stato per nove anni al Tg1 ed ho convissuto con Miss Italia. Sono stato 18 anni a Canale 5, con trasmissioni molto popolari, poi il corto circuito è avvenuto con il Grande Fratello che si sovrapponeva al caso Englaro trattato dal Tg5. Questo è il rischio.
E' una frase critica per La7 che rischia di perdere anche Maurizio Crozza, uno dei suoi "gioielli". Al momento Crozza l'abbiamo. In autunno andrà in onda. Tutti auspichiamo che resti, da Cairo all'ultimo usciere della rete. E' stato bravissimo, in perfetto equilibrio anche in campagna elettorale. Perderlo sarebbe un brutto colpo per la ditta.
Intervista di Leandro Palestini per "la Repubblica"

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