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Menti Libere: le emozioni di Giancarlo Bello

Creato il 06 dicembre 2013 da Harimag

Giancarlo Bello. Un nome, una garanzia, non più solo i video ma anche per la fotografia!

Il nostro videomaker made in Harim si sta infatti facendo strada nell’affascinante mondo dell’arte fotografica con una mostra personale interamente ideata da lui: Menti Libere!

Protagonisti assoluti i suoi scatti fotografici esposti all’interno del BuzzArt di Siracusa (via Perasso 10-12), dall’8 dicembre 2013 all’11 gennaio 2014.

Menti Libere: le emozioni di Giancarlo Bello

Ritratte le persone che hanno lasciato un segno nella sua vita: amici, parenti ma anche perfetti sconosciuti che per qualche misterioso motivo sono riusciti a far scaturire in lui forti ed indelebili emozioni, rese immortali dal tempestivo click della sua inseparabile Reflex.

Le stesse emozioni che Giancarlo vuole regalare a tutti coloro che vi si accosteranno con la mente libera (da qui l’originale nome della mostra: Menti Libere!), senza giudicare o criticare.

“Tutto è iniziato durante la mostra Il falso essere che si è tenuta in occasione del Pop Up Market a Catania.” ci racconta Giancarlo quando gli chiediamo com’è nata la sua collaborazione con BuzzArt. “Avevo saputo della loro iniziativa e gli ho proposto di venire a vedere gli scatti, magari per inserirmi all’interno di una collettiva, invece a quanto pare l’idea gli è piaciuta tanto da propormi una personale”.

Menti Libere: le emozioni di Giancarlo Bello

E così è nata Menti Libere! che aggiunge numerosi primi piani provenienti dall’archivio di Giancarlo (tra cui 3 fotografie di altrettanti studenti di Advertising dell’Harim Accademia Euromediterranea, Matteo, Claudio e Roberto) ai 5 significativi scatti de Il falso essere e raffiguranti la cugina, modella d’eccezione in una reinterpretazione personale della teoria delle maschere pirandelliana. “Ognuno di noi indossa delle maschere, è inevitabile. Ecco perché ho voluto mettere al mondo una creatura pura che, venuta dal mare, si scontrasse con argomenti delicati come l’amore o la religione”. L’amara conclusione nell’ultima foto, nella quale la creatura abbandona le sue vesti originali e, nuda, decide volontariamente di indossare una maschera, divenutale necessaria per stare al mondo.  


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