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Mentre eravamo distratti….

Creato il 23 gennaio 2012 da Silvanascricci @silvanascricci

Mentre tutta l’attenzione è rivolta alle agitazioni dei taxisti e del movimento dei forconi, la nostra regione, in un assordante silenzio, ha fatto una manovrina che coinvolgerà e peggiorerà la vita di moltissime persone.

Vi informo che la regione Emilia Romagna ha varato una normativa con la quale, dal 1 febbraio 2012, si aumentano le tariffe del nomenclatore sanitario regionale; ossia le tariffe base per le prestazioni ambulatoriali, specialistiche e diagnostiche.

L’ipocrisia di tale dizione è somma poichè se avesse detto aumentiamo i ticket la gente avrebbe capito che la misura li colpiva nelle tasche, così niente; perchè diciamoci la verità, a parte gli addetti ai lavori, chi cazzo sa cosa è un nomenclatore sanitario regionale?

Eppure la misura non ha una portata di poco conto; a parte l’aumento generalizzato delle tariffe c’è un dettaglio infinitesimale da tenere in considerazione.

Come ho scritto in un post dell’estate scorsa sono stati introdotti dei costi aggiuntivi sulle impegnative, in base alle fasce di reddito, però alle prestazioni con costo inferiore ai 10 euro non veniva aggiunta nessuna quota di partecipazione; con l’aumento delle tariffe del nomenclatore (e relativo ticket) le prestazioni inferiori ai 10 euro spariranno quasi tutte per cui a TUTTE quelle prestazioni verrà aggiunta la quota impegnativa.

Se ne deduce che l’aumento non sarà soltanto, ad es., di 3 euro per una prestazione che passa da 7 a 10, ma di 3 euro + 5 euro per la fascia di reddito più bassa, di 3 euro + 10 euro per la fascia di reddito intermedia, di 3 euro +15 per la fascia di reddito più elevata.

Avremo, quindi, un incremento che va dagli 8 ai 18 euro; che per una prestazione con base d’asta di 7 euro è un incremento di tutto rispetto.

Un secondo dettaglio, altrettanto non trascurabile è che le nuove tariffe verranno applicate con retroattività (cosa che la regione ER non aveva mai fatto, salvaguardando il principio del dato certo al momento della prenotazione), ossia anche per tutte quelle prestazioni prenotate antecedentemente al 1 febbraio ed erogate dopo tale data.

Ergo, se un anno fa avevate prenotato una mammografia di controllo, se dieci giorni fa avevate prenotato degli esami del sangue e sulla vostra distinta di pagamento trovate una cifra di pagamento non consideratela come sicuramente giusta, la sorpresa sarà proprio dietro l’angolo il giorno in cui vi recherete in ospedale, nei poliambulatori per farvi strizzare le tette o bucarvi le vene.

Ça va sans dire, che mentre eravamo distratti da altre emergenze ce lo hanno messo in quel posto.



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