Lontano dal blog, lontano dal cuore. No, non è vero. Non scrivo da tanto tempo, è stato un periodo di riflessione, di super lavoro (che mi tiene lontana), di letture. In questo momento sul mio comodino ho Il momento è delicato di Niccolò Ammaniti (Einaudi Stile libero), raccolta di racconti che Niccolò ha scritto finora. Il suo primo racconto, scritto a venticinque anni, già faceva ben capire di che – ottima – pasta fosse fatto.
E per rimanere in tema “pastereccio”, ho selezionato insieme con la mitica famiglia 80144 i racconti per Storie da mare (questo) e Sei come la mia moto (questo). Narratori, creatori di storie brevi, selezionati tra i tanti, tantissimi che inviano i racconti si sono cimentati su due temi ben precisi (racconti per l’estate e storie ispirate al mondo delle moto). Ci sono storie divertenti, romantiche, avventurose, commoventi, per tutti i gusti e l’umore del momento. E ci sono talenti veri, che vanno letti assolutamente. Tanto se non lo fate adesso, prima o poi li leggerete altrove, di questo sono sicura.
Questo è anche il periodo dei AUP, Autorevoli Premi Letterari.
Non so se vi siete accorti, ma le librerie sono piene di fascette gialle e rosse che urlano “Finalista al premio Strega 2012” e i dodici libri selezionati si godono una bella pubblicità – e sicuramente qualche vendita in più – finché, dal 13 giugno, si inizierà a fare ancora più sul serio.
Per rimanere sulle parole chiave “serio” e “premio”, due premi che assolutamente sono da tenere d’occhio (e consideriamo che in Italia i premi letterari sono più numerosi dei libri scritti, paradossalmente ma non troppo) sono il Premio Calvino per la narrativa inedita, che ha avuto il suo vincitore e le menzioni e il Premio Campiello, che ha i suoi finalisti.
Vincitore del Calvino e quindi assolutamente leggere (e la pila sul comodino, che aspetta tempi più rilassati per decrescere, si fa un po’ più alta), A viso coperto di Riccardo Gazzaniga, ambientato nel mondo degli ultrà e delle forze dell’ordine. Segnalati anche La casa di Edo di Paolo Marino (con un adolescente come protagonista) e Lo stile del giorno di Fabrizio Pasanisi che ricostruisce in maniera originale le biografie di Thomas Mann e di Bertolt Brecht.
E se li hanno premiati e segnalati Renato Barilli, Massimo Carlotto, Fabio Geda, Melania G. Mazzucco e Giorgio Vasta ci possiamo fidare.
(Qui i dettagli dell’edizione 2012 e il bando per il 2013).
E direi che ci possiamo fidare anche della Giuria dei Letterati con in testa Massimo Cacciari, che ha selezionato, tra 64 dei 206 romanzi arrivati in segreteria i 5 romanzi che concorreranno all’assegnazione di un premio veramente serio, il Premio Campiello (per la narrativa pubblicata e un premio speciale per l’inedito), che da cinquant’anni traccia lo status del romanzo in Italia e segnala opere da leggere assolutamente.
Quest’anno i cinque finalisti sono: Carmine Abate con La collina del vento (Mondadori), Francesca Melandri con Più alto del mare (Rizzoli), Marco Missiroli con Il senso dell’elefante (Guanda), Giovanni Montanaro con Tutti i colori del mondo (Feltrinelli) e Marcello Fois con Nel tempo di mezzo (Einaudi). Premio come migliore Opera Prima a Roberto Andò con Il trono vuoto. Interessante, per un primo approccio, leggere le dichiarazioni e gli estratti di interviste qui.
E poi iniziare a leggere i libri impilati. Anche se ci vorrebbe taaaaaaaaanto tempo libero a disposizione, ma tanto.
Intanto iniziamo da un libro pubblicato da poco, ma che ha stuzzicato la mia curiosità: Il momento è delicato, raccolta di racconti (dal primo, scritto a venticinque anni, fino agli ultimi) di Niccolò Ammaniti, pubblicato da Einaudi Stile Libero (e chi altri avrebbe potuto…)