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E il problema resta un problema.
Diciamo che, come è stato per ALIA Evo 1.0, mi chiedo con che cosa potrei partecipare alla nuova antologia. Ma non è il solito giochino per il quale chiederei ai miei quattro lettori che cosa preferirebbero. O forse sì. Ma resta il problema del romanzo (breve) che sto scrivendo, che ha raggiunto (e superato) i 150.000 caratteri e che fino all'altro ieri procedeva tranquillo e senza inciampi.
«...Mentre i gioanniti avanzano...» Appunto. E non scherzare.
«Per carità...»
Allora, proviamo a metterla così.
La storia che sto scrivendo appartiene all'universo dei Mondi della Corrente. Nel passato, rispetto ad altri testi precedenti. Un po', venti o trent'anni, dopo il Perdono a dio. Completamente da un'altra parte. Con un protagonista maschio ex-bodyguard e neo-comunista[*]. Rispettivamente deluso e scettico.
Sarebbe appena appena logico andare a giocare da un'altra parte per ALIA. Chessò, finendo il racconto iniziato mesi fa e mai terminato, a metà tra il fantastico puro e qualcos'altro, qualcosa che - per la verità - non ho ancora capito nemmeno io.
«Andiamo bene».
No, però è suggestivo, perdinci. Merita.
«Certo, se lo finisci»
Zitto, lasciami riflettere.
Quella sarebbe una possibilità, se solo riuscissi a immaginare una fine degna di questo nome.
Un'altra possibilità sarebbe quella di ritagliare un frammento dal romanzo precedente, quello non finito, e presentarlo come una novità assoluta. In fondo per chiunque altro lo sarebbe. «Ambientato in un universo differente da quello della Corrente.» Non sarebbe male, no?
«Come no, se riesci a ritagliare qualcosa. A occhio, per quello che mi ricordo, non sembra facile».
Vabbè.
Resta la solita possibilità di cucinare un'altra storia della Corrente. Stavolta più corta. Magari scrivendola quest'estate. In vacanza.
«All'aroma dei fiori di montagna».
Certo.
«Intanto i gioanniti avanzano, nel caso te lo fossi dimenticato. "Avanzano" in tutti i modi possibili.»
Proviamo così. Il romanzo finisce sui duecentomila caratteri. Duecentocinquantamila, via, ma non di più, così non mi viene voglia di partecipare a Urania. Ci arrivo entro aprile. Per fine maggio la pianto di torturarlo e lo dò da leggere a qualcun altro. Ragionevolmente per fine giugno mi ritorna indietro. Se non butto via tutto e se l'Italia non cade nelle mani dell'ISIS passo a montarlo in epub e per luglio esce. E mi butto sul testo per ALIA Evo 2.0.
«Un piano perfetto. Complimenti. Questo mi piace di te: la capacità di spenderti a parole. Sai quante volte hai già fatto progetti di questo genere? È il caso che te lo ricordi?»
Arriva un momento nel quale si decide di averne abbastanza del dialogo con il proprio SuperIo e ci si rifugia nel Mondo Dei Sogni, laddove tutto funziona come deve.
ALIA Evo 2.0 è una realtà, anche se i gioanniti continuano ad avanzare. Nel mondo reale ad avanzare ci sono la BCE, il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea. L'ISIS. I filorussi. I fascisti di mezzo mondo. La temperatura media del pianeta.
Se qualcuno volesse esprimersi sul mio contributo ad ALIA può farlo qui. La volta scorsa ho ricevuto la bellezza di cinque (5) voti, tre per una storia della Corrente gli altri due per le altre due scelte. Questa volta sarei contento di bissare tale suntuoso risultato. Intanto, finite di scrivere queste righe vado al supermercato.
A fare la spesa.
Domani ricomincio a preoccuparmi del fatto che i gioanniti stiano avanzando.
Giuro.
[*] Se qualcuno aveva bisogno della conferma che si trattasse di una storia di fantascienza è servito...
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