Mentre Rohani, Larijani e Zarif si apprestano a ricevere il Ministro degli Essteri italiano Emma Bonino (in arrivo Sabato a Teheran), il regime iraniano prosegue senza sosta le sue azioni contrarie al diritto internazionale. Per quanto concerne il nucleare, il Capo dell’Agenzia Atomica Iraniana-AEOI, Ali Akbar Salehi, ha candidamente dichiarato che ad Arak tutto va avanti regolarmente e che il regime non ha alcune intenazione, nel prossimo futuro, di chiudere questo impianto. Ad Arak, lo ricordiamo, Teheran sta sviluppando un reattore nucleare ad acqua pesante, ove poter riprocessare l’uranio per costruire una bomba al Plutonio. Nel frattempo, anche il °moderato° Zarif ha chiarito che, se la Repubblica Islamica non otterrà a Ginevra quello che vuole, in sole 24 ore riprenderà l’arricchimento dell’uranio al 20%…Insomma, praticamente gli Ayatollah stanno negoziando da soli…
Se il programma nucleare procede spedito, anche il programma di morte del regime iraniano va avanti senza tregua. Solamente ieri, grazie al lavoro degli attivisti per i diritti umani, si è scoperto che la scorsa settimana sono stati impiccate quattro persone nel carcere di Uremia. Nello stesso carcere, denunciano gli attivisti, ci sono altri 170 detenuti che sono vicini all’impiccagione. Nel pieno silenzio/assenso dei media internazionali – ormai focalizzati sulle ricchezze economiche della Repubblica Islamica – il regime di Khamenei e Rohani sta continuando a perseguitare senza tregua la popolazione iraniana. Solamente dall’elezione di Rohani, per la cronaca, oltre 300 persone sono state condannate a morte…Dall’inzio del 2013, purtroppo, le persone uccise sul patibilo sono oltre 500…