Ogni giornata grigia ha i suoi colori di cui riempirsi gli occhi.
Piccole magie che la Natura ci offre lungo il tragitto verso casa, come una foglia che nuota in una pozzanghera, pennellate di calore nel freddo di una mattina autunnale. O il viola acceso di questi cavoli, che mi hanno subito attirato al banchino di frutta e verdura dove faccio la spesa.
Lo scorso anno a quest’ora ero immersa in un viaggio on the road per l’India, festeggiando il Natale tra mucche e mantra. Quest’anno, freschi di ingresso nella casa nuova, la voglia di tana è invece più viva che mai… vorrei farla mia, anche se per ora mi sento quasi ospite… come se dovessi chiedere il permesso a qualcuno per aprire i cassetti delle posate o il frigo. Ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi, per farla ‘nostra’… anche nei profumi!
Di certo, con la ricetta che ho preparato oggi, ho contribuito a diffondere nell’aria un odore più famigliare. A proposito mi è tornata alla mente una frase di un libro che amo molto, in cui Salinger descrive alla perfezione ciò di cui parlo…
C’era un odore così buono.. un odore come se fuori piovesse anche quando non pioveva e voi eravate nell’unico posto caldo e asciutto del mondo…
Il giovane Holden, J.D. Salinger
Ecco. Oggi per la prima volta da quando siamo entrati qui (una settimana appena!) ho sentito proprio quell’odore.
Ma ora veniamo alla ricetta.
L’idea di abbinare il cavolo viola alla mela verde, aggiungendo uvetta e composta di ribes nero, non è mia, ma della bravissima Katie Quinn Davies, e l’ho presa dal suo libro di ricette In cucina con Katie. Per la verità è un libro per nulla vegan, ma ho trovato diversi spunti di piatti facilmente veganizzabili, come questo.
Non ho resistito all’impulso di comprarlo soprattutto per le foto. Katie infatti oltre che cuoca di successo è una gran fotografa. Ah, ed è pure incredibilmente gnocca. Una sorta di Barbie col grembiule.
Uh. A proposito, donne ‘normali’, mi rivolgo a voi: consiglio di usare un paio di guanti per pulire e affettare il cavolo. A me sono rimaste le mani viola per due giorni. Katie invece nella foto sfoggia una manicure perfetta, oltre ovviamente a un brillante da duemilioniepassa di carati. Ma lei è una di quelle che si svegliano già così, con la piega fresca di parrucchiere. Mica come me che sembro il gobbo di Notre Dame in una giornata no…!
Poi, rispetto all’originale ho sostituito lo zucchero raffinato con quello integrale grezzo di canna; non ho usato burro (nè margarina); ho scelto l’aceto di mele anzichè quello di vino; ho saltato in padella anzichè stufare al forno e ho infine realizzato degli involtini da servire come antipasto. Se saltate quest’ultimo passaggio avrete invece un contorno, da servire con patate al forno o in abbinamento a un’arrosto di seitan oppure, per una versione completamente gluten free, con un polpettone di legumi.
Non è una ricetta velocissima, richiede un po’ di preparazione visto che il cavolo ha bisogno dei suoi tempi, ma ne varrà la pena!
INGREDIENTI:
(per 20 involtini, o se usato come contorno, per 5 persone)
-1 cavolo viola bio da 1 kg;
-100 ml aceto di mele bio;
-30 gr zucchero integrale grezzo di canna bio;
-2 cucchiai di mela verde bio tipo Granny Smith grattugiata;
-2 cucchiai uvette bio;
-3 cucchiai composta di ribes nero bio;
-acqua (circa 350 ml);
-1 pizzico sale integrale bio;
Ho sciacquato il cavolo e tolto le foglie più esterne (10 foglie in tutto, tagliate a metà), che ho poi messo in acqua bollente finchè non si sono appassite, per poterle maneggiare meglio per fare gli involtini. Per evitare di romperle mentre ‘sbucciavo il cavolo’ le ho incise a metà, man mano che toglievo strati. Ho poi tolto la parte centrale più coriacea con un coltello.
Messe da parte le foglie esterne per realizzare gli involtini, ho affettato molto finemente il resto del cavolo per il ripieno.
Nel frattempo in una padella ben capiente ho messo l’aceto, lo zucchero, l’acqua e il sale, facendo andare a fuoco medio finchè non si è sciolto lo zucchero. Ho aggiunto il cavolo tagliato finemente e ho messo il coperchio. Ho fatto cuocere a fuoco moderato per circa 1 ora, finchè il cavolo non è risultato tenero. A quel punto ho spento il fuoco, aggiunto la mela grattugiata, le uvette e la composta di ribes nero, mescolato e lasciato riposare e amalgamare gli ingredienti per circa 15 minuti.
Ho confezionato gli involtini con dello spago, formando tanti ‘pacchettini’.
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Se poi volete offrire ai vostri ospiti un’alternativa RAW per un antipasto di Natale vegan e gluten free altrettanto colorato e invitante, date un occhio qui!
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Con questa ricetta partecipo alla raccolta ‘Natale in veg’ a cura di Daria di goccedaria
Prima di salutarvi, vi anticipo che il 17 gennaio dalle 11.30 alle 14.30 la Balenina parteciperà con una dimostrazione culinaria alla conferenza tenuta dalla nutrizionista e biologa vegan Denise Filippin con VegLife#2 organizzata da sìncro presso lo spazio eventi di Tiger (Via San Vincenzo, Genova).