Mercati continuamente pompati
Bene Unipolsai, Ferragamo e la galassia Agnelli, in calo Finmeccanica dopo la cessione definitiva di Ansaldo ai giapponesi, male ancora Eni.
La Borsa italiana conclude la settimana con una variazione nulla, ma non sono mancate le emozioni. Partenza positiva, poi realizzi, quindi l’immancabile recupero di Wall Street fa tornare gli acquisti ed alla fine la performance risulta nulla.
Continua a salire Francoforte (+0,5%) l’indice Dax è tornato a quota 10.850 punti, stratosferico!!! Draghi fa bene alla Germania, soprattutto alla Germania. Sale anche Parigi (+0,2%), mentre chiude con un ribasso Londra (-0,5%).
Wall Street conclude la quinta settimana di fila in guadagno, nel mese di ottobre l’indice Dow Jones ha guadagnato quasi dieci punti percentuali ed il motivo di questo rally è alquanto misterioso.
Con ogni probabilità vengono immessi in tutto il mondo una tale quantità di moneta per cui anche se solo una minima parte di essa finisce sui mercati azionari determina continui rialzi degli indici. La reazione ai cali di agosto, infatti pare estremamente “sospetta”.
Ad agosto “qualcuno” ha dato uno scrollone di avvertimento ed immediatamente le Banche Centrali hanno mollato tutto quello che avevano (e non solo), contribuendo ad ingigantire la bolla speculativa.
Mi chiederete: chi è questo “qualcuno”? Mah! Forse un grande Paese con moltissimi abitanti, anzi proprio quello più popoloso al mondo, che ha fatto capire che ora ha la forza di far crollare, finanziariamente, un altro grande Paese che crede di voler comandare il mondo … mah! Fate voi.
Non usciamo dal seminato e vediamo quali sono stati i titoli che hanno maggiormente mosso il nostro Ftse Mib (-0,00%).
Svetta Unipolsai (+2,52%) che termina bene una settimana non proprio felice, alle sue spalle Salvatore Ferragamo (+1,90%) che ha trascorso il mese di ottobre sulle montagne russe, quindi Exor (+1,87%) che non molla quota 45 euro.
Segnaliamo poi i rialzi di Banco Popolare (+1,49%), Enel (+1,30%), A2A (+1,30%), Fiat Chrysler (+1,21%) e Mediolanum (+1,16%).
Sul fondo invece troviamo Finmeccanica (-2,38%) che ha ceduto al Giappone (Hitachi) le due Ansaldo.
Seduta fortemente contrastata per i titoli del comparto bancario, terminano con ribassi Intesa Sanpaolo (-1,55%), Bper (-0,88%), Banca MPS (-0,30%) e Unicredit (-0,25%).
A pesare sull’indice di riferimento della nostra Borsa,poi, i cali di Eni (-1,13%) e Tenaris (-0,95%) nonostante a New York siano Chevron ed Exxon a trascinare il Dow Jones.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
