Magazine Opinioni
I mercati erano in cerca da settimane di un pretesto per una pausa correttiva ed in una sola giornata sono giunte da più fronti una serie di notizie negative, che hanno spinto gli investitori a vendere consistenti posizioni sugli indici azionari e obbligazionari americani ed europei, con maggiore incisività nei Paesi periferici.
Il dato negativo sul prodotto interno lordo (negativo in Italia, ma sotto le attese nella maggiore parte dei Paesi chiave, ad eccezione della Germania), i conti deludenti di Wal-Mart - che per gli investitori rappresenta il termometro dei consumi americani - dati macro sotto le attese sia sul fronte della produzione industriale che su quello immobiliare e la revisione delle stime di crescita della BCE per il 2014 (appena l’1,1%) hanno dato una spinta verso il basso alle quotazioni azionarie, con un tonfo vicino al -4% per l’indice italiano.
Inoltre, non giovano le prospettive tecniche che molti analisti continuano a sottolineare e cioè correzioni obbligate dopo lunghe salite: è il caso degli indici delle small-cap americane e di alcuni comparti specifici, che seguono di qualche settimana il sentiment negativo in cui è caduto il settore tecnologico statunitense, ad eccezione di brevi e selettivi recuperi.
Anche le incertezze sugli sviluppi della politica monetaria della Banca Centrale Europea sembrano poter alimentare qualche dubbio: l’incognita su come agirà Draghi a giugno e su quali strumenti sceglierà di utilizzare per risollevare la crescita del Vecchio Continente continuano a turbare il mercato valutario e il comparto obbligazionario.
Proprio i bond ieri hanno subito un forte scossone non tanto per la pubblicazione negativa del Pil europeo, ma dopo alcuni rumors provenienti dalla Grecia, con il rischio di una potenziale crisi di governo in considerazione di sondaggi che vedono i partiti della coalizione, in particolare il Pasok, in crollo verticale.
Ciò ha spiazzato quegli investitori che nelle ultime settimane avevano preferito aumentare il rischio dei propri portafogli con l’inserimento di titoli portoghesi ed ellenici (con interessi molto elevati) in considerazione di rendimenti minimi nei Paesi core (Francia e Germania)
Difficile credere che si tratti di una correzione duratura, ma perché uno storno sia tecnicamente salutare e conseguentemente meno pericoloso è necessario che il movimento sia direzionale e che la volatilità cresca nei limiti. Infatti, è importante che quest’ultima non diventi troppo elevata e che elementi endogeni e strutturalmente rilevanti in termini macro-economici non la alimentino in maniera pericolosamente eccessiva.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
#mauriziostaisereno - Storie da Lupi (settantanovultima puntata)
Maurizio Lupi dovrebbe dimettersi domani mattina. È quello che si aspettano tutti, a Palazzo Chigi e ai vertici del Pd. Ma il condizionale è d’obbligo, vista... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
Il "vizietto" di CL - E sembra che il Lupi perda il pelo, ma non il vizio
Se sarà accertato anche solo il 10% di ciò che sta emergendo in queste ore sui rapporti fra l'ora detenuto Perotti, Maurizio Lupi e il figlio di costui,... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
In parole povere - Quali sono (e a che servono) le tre maggioranze di Renzi?
Tutti in questi giorni parlano delle "tre maggioranze" di Matteo Renzi. Dando ovviamente per scontato che il grande pubblico ci si raccapezzi.Quali sono queste... Leggere il seguito
Da Redatagli
DA CLASSIFICARE -
Napolitano, Renzi, e il nostro "messaggio di inizio anno" (non sarò breve)
Napolitano lascia, con un bilancio non esaltante, e a volte sinceramente incomprensibile, degli ultimi tre anni. Napolitano preannuncia le imminenti... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
I dolori del vecchio Re Giorgio
Giorgio Napolitano, col suo discorso di auguri alle cariche dello Stato, ha tagliato il nastro di una nuova fase politica nazionale: è ufficialmente partito il... Leggere il seguito
Da Redatagli
DA CLASSIFICARE -
L’effetto delle regionali? Una corsa ad ostacoli
L'astensione record cambia tutto. Partiti ingovernabili, parlamento balcanizzato. Così ora sono a rischio i piani del premier (di Marco Damilano -... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ