Magazine Cucina

Mercato Centrale di Firenze

Da La Sphiga Di Grano @LaSphigadiGrano

Mercato Centrale di Firenze
Ho mangiato diverse volte al Mercato Centrale quando lavoravo a Firenze. La scelta ricadeva sempre tra un piatto della tradizione toscana da Nerbone, o il riso alla cantonese della rosticceria cinese, sempre in zona San Lorenzo.  E poi mi piaceva perdermi in quel brulicare di suoni, profumi, colori, un mix di culture e di tradizioni che offrivano le strade vicine: dall’odore del cuoio a quello del lampredotto, dalla bestemmia in fiorentino (perché va detto in un mercato c’è pure questo) alla canzone in pakistano.

Negli ultimi tempi capito spesso a Firenze ma sono anni che non faccio una visita al mercato fiorentino. Non so se riuscirò a partecipare all’inaugurazione di domani, ma prometto che prossimamente vi regalerò un piccolo reportage sul rinnovato mercato centrale della bella Firenze.
Come si legge su Gambero Rosso la struttura è stata completamente rinnovata in tempi record e accoglie in uno spazio di 3000 metri quadrati 12 botteghe, l’enoteca del Gallo Nero aperta dalle 10 alle 24 con oltre 1200 etichette, gestita da Chianti Classico Company, spazi dedicati alla cultura del cibo nel cuore di Firenze. Insomma un vero tempio dell’enogastronomia.

Nel nuovo Mercato Centrale Firenze hanno trovato spazio prelibatezze provenienti da tutta Italia, dalla mozzarella di bufala, al tipico fritto fiorentino, dal lampredotto alla pizza, fino a prodotti ittici e ortofrutticoli di qualità. Non mancano all’appello pane, schiacciata, prodotti da forno, cioccolata e pasticceria.  L’elenco è lungo, leggo che c’è pure una scuola di cucina e una libreria, insomma mi sa che devo proprio andare. Il progetto è stato curato dallo studio di architettura Archea, che ha avuto la bella idea di inserire anche 500 metri quadrati di giardini pensili tra le botteghe e gli angoli dedicati all’enogastronomia.

Chissà che Eataly non abbia avuto il buon merito di far capire a noi italiani che il cibo è cultura e che è un vero peccato lasciarlo finire solo e soltanto sulla nostra tavola.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog