Mercato immobiliare, comincia ad intravedersi la luce in fondo a tunnel della crisi più spaventosa degli ultimi decenni? Sulla risposta aleggia un ottimismo molto cauto, forse troppo.
Per comprendere un po’ meglio la situazione giunge infatti in soccorso l’ultimo Rapporto Immobiliare sul mercato residenziale stilato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi (l’Associazione Bancaria Italiana): un Rapporto che si configura alla stregua di un rilevamento, una sorta di “carotaggio” idoneo a saggiare ed analizzare la situazione del mercato immobiliare in Italia nel corso del 2013 (e parte del 2014) attraverso l’incrocio di dati relativi alle unità immobiliari vendute e alla concessione di nuovi mutui nei confronti delle famiglie.
Mercato immobiliare: una situazione non confortante
I dati che affiorano da questa “radiografia” non sono esattamente confortanti: infatti per quello che riguarda l’anno 2013 il mercato immobiliare vive ancora una situazione di calo: le unità vendute sono scese sotto quota 407mila, pari a un discesa del 9,2% rispetto al 2012 e sotto i livelli del 1985 quando vennero registrate 430mila compravendite. Tuttavia complici il calo dei prezzi degli immobili e l’esistenza di tassi dei mutui più benevoli, per le famiglie italiane l’acquisto di un’abitazione non è più un’impresa impossibile: infatti nel corso del primo trimestre dell’anno in corso (2014) è stato percepito un aumento nella misura del 20% di nuovi mutui concessi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò va letto in termini di migliorato indice di “accessibilità” per le famiglie nei confronti dell’acquisto di una casa.
Le voci che contano: Abi e Codacons, pareri discordi
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli parla di “clima meno cupo, anche se non ancora sereno e lieto. Ci auguriamo si sviluppi un circolo virtuoso che favorisca anche la ripresa del comparto edilizia”. Nuvole plumbee invece si addensano ulteriormente sul panorama secondo il Codacons (la nota organizzazione dei consumatori) che boccia i dati emergenti dal rapporto parlando di illusione ottica: “Nel 2007, cioè prima della crisi – spiegano i rappresentanti del Codacons citando i dati dell’Abi – in Italia i mutui erogati per l’acquisto di un’abitazione ammontavano a 62,7 miliardi di euro, nel 2013 le erogazioni sono state pari a 17,6 miliardi di euro, con un crollo del 72% in 6 anni“.
Un posto al sole? Prospettive dall’estero
Osservando il panorama del mercato immobiliare da un differente angolo visuale, ovvero quello dei potenziali acquirenti stranieri, si può notare come ci sia un forte interesse da parte degli inglesi per le abitazioni del nostro paese. Gli abitanti della “Terra d’Albione” si confermano infatti i secondi acquirenti nel mercato immobiliare nel nostro Paese (18%), dietro i tedeschi (36%). Le bellezze artistiche e naturali e la qualità della vita costituiscono la principale spinta all’acquisto (74%), il 34% cerca un immobile per investimento, il 31% come casa per le vacanze e il 20% per trascorrere gli anni d’argento della pensione (tutti dati che provengono da un sondaggio elaborato dal sito italiano dedicato agli acquirenti stranieri gate-away.com). E ciò nonostante burocrazia e tasse che nel nostro paese raggiungono vertici inauditi di forza negativa (in proposito leggi l’articolo Seconde case, crolla il mercato: tutta colpa della TASI 2014?). Prospettive interessanti giungono pertanto dagli acquirenti esteri: una fascia potenziale di mercato da catturare al più presto implementando le strategie adatte. Per cercare di avvicinarsi a quella luce che balugina in lontananza in fondo al tunnel della crisi.
A cura di Marco Brezza