MERCATO IMMOBILIARE : Piove sul bagnato da il Mondo

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Milano, 21 giu - È andata male, e peggio ancora andrà: piove sul bagnato, per il mercato immobiliare. E a ogni nuovo dato che arriva, per confermare un quadro di assoluta negatività, suonano più grottesche le pretese del governo di rimettere mano seriamente alle privatizzazioni demaniali. Ma andiamo con ordine.
Dopo i dati dell'Agenzia del Territorio sull'impressionante contrazione delle compravendite nel primo trimestre del 2012, calate di circa il 20% medio in Italia, arriva il «Sentiment Immobiliare» dell'Università di Parma in collaborazione col gruppo Sorgente, tra i leader in Italia e non solo nel settore. Ebbene, la ricerca, che si propone di monitorare annualmente le prospettive del mercato partendo dalle attese dei protagonisti, presenta un indice in ribasso, a causa dei timori legati alla ripresa economica. L'unica buona notizia riguarda la città di Roma dove, vuoi per le attese legate agli investimenti di Roma Capitale, vuoi per la forza d'attrazione demografica ancora sensibile, restano positive le opinioni sull’andamento del mercato nei prossimi mesi.
In dettaglio, <b> se una metà del campione interpellato per il sondaggio del Fiups (acronomico di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group Spa) si attende un anno di sostanziale stabilità, il resto degli operatori intervistati prevede una flessione nell’attività del settore immobiliare nei prossimi 12 mesi. </b>
Nel proprio settore di attività un po’ meno della metà del campione si aspetta che l’attività rimanga stabile e circa il 59% dichiara l’intenzione di non assumere nuovo personale. Elevata è la percentuale di coloro che intendono introdurre innovazioni nella propria impresa, soprattutto in termini di nuovi profili nell’organizzazione e nuove linee di business.
Analizzando tre fattori che indicano l’andamento delle compravendite (i prezzi, i tempi medi, lo sconto praticato) emergono aspettative di contrazione, soprattutto con riferimento al comparto industriale e terziario. Tra i dati emersi dall’indagine, colpisce che per il 44,16% degli intervistati nei prossimi 12 mesi lo sconto di prezzo sulle abitazioni sarà alto rispetto al prezzo di partenza e che il 32,50% prevede una forte crescita dei tempi di compravendita sull’industriale.
TRATTO DA IL MONDO.IT 21 GIUGNO 2012


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