Londra, 26 marzo 2013 – Alla fine della gara di Sepang sono due i team che si sono lasciati uno strascico di polemiche infinite: la Red Bull e la Mercedes.
Ma mentre le acque in Red Bull non sembrano essersi del tutto calmate, con Mark Webber che sta sbollendo la rabbia per quello che e’ successo facendo del surf in Australia, lo stesso non puo’ dirsi della Mercedes, dove tutto sommato la situazione si sta normalizzando.
Anche lo stesso Toto Wolff, critico nei confronti di Brawn per la decisione di favorire il terzo posto di Hamilton nei confronti del piu’ veloce Rosberg, alla fine ha ammesso che la decisione presa dal team principal e’ stata giusta.
Ma la Mercedes e’ stata anche occupata a ribattere alle accuse di Marko, che oltre a passare gran parte del tempo a difendere il suo pupillo soprattutto dalle ire di Mr. Red Bull, al secolo Dietrich Mateschietz, ha pensato bene di deviare l’attenzione dalla Red Bull, puntando il dito contro la Mercedes ed accusandoli di aver fatto una precisa scelta tra Hamilton e Rosberg.
Alla cosa ha risposto lo stesso Hamilton dichiarando che una delle cose che aveva chiesto e’ che fosse stato trattato alla stessa maniera di Rosberg.
Di certo la situazione interna in Mercedes appare molto piu’ tranquilla di quella in Red Bull, anche grazie ad un rapporto di amicizia molto forte che esiste tra Rosberg ed Hamilton, rapporto sviluppatosi negli anni sin da quando correvano nelle formule minori.
La stessa cosa non puo’ dirsi di Vettel e Webber. Oltre al gap generazionale, c’e’ anche un problema di scontro di personalita’ che non e’ facile da risolvere per la Red Bull.