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Mercenari portatili - Recensione - iPhone

Creato il 28 dicembre 2013 da Intrattenimento

Aggiornato di recente, Respawnables si conferma uno dei TPS multiplayer più interessanti su iOS e Android

L'avevamo provato diverso tempo fa, ma abbiamo voluto attendere che i vari aggiornamenti trasformassero Respawnables nel prodotto che è oggi, ovvero un third person shooter in grado di coinvolgere tantissime persone su iOS e Android, nonostante sia passato un po' dal rilascio della prima versione. Presenza fissa nelle classifiche dei titoli più scaricati, sia su App Store che su Google Play, il gioco ci mette nei panni di un mercenario che deve affrontare una serie di avversari all'interno di tre ambientazioni, per un totale di sei stage differenti.

Mercenari portatili
L'esperienza è fruibile in single player, grazie a una campagna composta da un tot di missioni man mano più complesse, ma è stata di fatto pensata per il multiplayer, tanto che gli stage in singolo non fanno che svolgere il ruolo di tutorial rispetto all'azione online, consentendoci di familiarizzare con i meccanismi che regolano il gameplay, in primo luogo il sistema di controllo. Interamente basati sul touch screen, i comandi di Respawnables sono di tipo tradizionale, con uno stick analogico virtuale sulla sinistra e uno sulla destra, che permettono rispettivamente di muovere il personaggio e di gestire il reticolo di mira. Fra le varie opzioni di personalizzazione non è purtroppo presente quella che più avremmo voluto, ovvero una funzione di fuoco automatico che prema il grilletto al posto nostro nel momento in cui inquadriamo un nemico. Nonostante questa mancanza, bisogna dire che il tasto separato si rivela discretamente funzionale e che, soprattutto, mette tutti i giocatori sullo stesso piano e con le stesse difficoltà nell'attaccare l'avversario istantaneamente. È finanche possibile optare per un layout che prevede l'attivazione del fuoco tramite doppio tocco, ma in questo caso la soluzione adottata dagli sviluppatori proprio non ci è piaciuta.

Fortezza di gruppo

Lo stile adottato da Digital Legends per Respawnables riprende in modo palese quello di un altro celebre sparatutto free-to-play, Team Fortress 2. I personaggi e le ambientazioni vantano infatti un design molto simile a quello visto nel titolo Valve, con colori accesi, figure tozze e la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di un cartone animato.

Mercenari portatili
È un peccato che si sia scelto di non valorizzare in alcun modo le missioni in single player, vista la presenza di una struttura così solida a sostegno dell'esperienza, ma bisogna ammettere che il multiplayer funziona decisamente bene, con un matchmaking rapido ed efficace, nonché confronti che raramente vengono viziati dalla presenza di un'eccessiva latenza. Insomma, si riesce a sparare ai nemici e ad eliminarli senza troppi problemi, al netto delle capacità e dell'equipaggiamento. E qui apriamo una doverosa parentesi, perché da buon prodotto freemium Respawnables non può sottrarsi al concetto di "pay to win", ovvero a una situazione in cui gli utenti che pagano per acquistare armi e potenziamenti si ritrovano avvantaggiati su chi invece non ha intenzione di sborsare denaro reale. La natura stessa del gioco si presta a questa interpretazione, dunque tali ripercussioni sono purtroppo inevitabili, anche se durante le nostre partite non siamo mai stati portati a pensare di non avere alcuna speranza contro determinati avversari: c'era sempre la sensazione di potersela giocare in qualche modo. Del resto anche gli utenti "free" hanno la possibilità di racimolare punti esperienza e denaro virtuale, sbloccare i miglioramenti per il proprio personaggio e acquistare armi migliori, semplicemente impiegano un po' di tempo e di sforzi in più rispetto a chi invece vuole tutto e subito.
Respawnables - Trailer
Mercenari portatili - Recensione - iPhone
Respawnables - Trailer

Pro

  • Bella la grafica in stile Team Fortress 2
  • Matchmaking efficace, online si gioca bene
  • Sistema di controllo preciso e ben organizzato...

Contro

  • ...peccato per la mancanza del fuoco automatico
  • Qualche problema di bilanciamento tipico del modello freemium
  • Missioni single player troppo semplici e basilari

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