Magazine Cultura

Mercoledì 11 ottobre 1967

Creato il 11 ottobre 2010 da Cbneas1968
Mercoledì 11 ottobre 1967
NAZIONALE
17,30 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
GIROTONDO (Lebole - Dolcificio Lombardo Perfetti - Bambole Furga - Biscotti Bovolone)
la TV dei ragazzi
17,45 LANTERNA MAGICA
Programma per i più piccini
Presenta Silvia Torroni
Realizzazione di Elena Amicucci
18,15 LE AVVENTURE DEL GATTO SILVESTRO
Spettacolo di cartoni animati
Prod. Warner Bros
ritorno a casa
GONG (Super Amido Dip - Alka Seltzer)
18,45 MADAME CURIE
dal libro di Eva Curie edito da Mondadori
Riduzione televisiva e dialoghi di Alfio Valdarnini
Con Ileana Ghione, Mila Vannucci, Raoul Grassilli
Scene di Pino Valenti
Costumi di Antonio Hallecher
Regia di Guglielmo Morandi
(Replica del 1966)
ribalta accesa
19,45 TELEGIORNALE SPORT
TIC - TAC (Rizzoli Editore - Crema Elah - Piaggio-Vespa - Stufe Warm Morning - Grappa Vite d'Oro - Olio d'oliva Carapelli)
SEGNALE ORARIO
NOTIZIE DEL LAVORO E DELL'ECONOMIA
CRONACHE ITALIANE
OGGI AL PARLAMENTO
ARCOBALENO (Moplen - Magnesia Bisurata Aromatic - Brandy Vecchia Romagna - Fazzoletti Vima - Tortellini Bertagni - CGE)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,30 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Fabiano Fabiani
CAROSELLO
(1) Riello Bruciatori - (2) Lacca Cadonett - (3) Formaggio Certosa - (4) Omo - (5) Motta
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Bruno Bozzetto - 2) Studio K - 3) Recta Film - 4) Film - Iris - 5) Guicar Film
21,00 MEMORIE DEL NOSTRO TEMPO
Un programma di Hombert Bianchi
Realizzazione di Amleto Fattori
Primavera d'ottobre
22,00 MERCOLEDI' SPORT
Telecronache dall'Italia e dall'estero
CRONACA REGISTRATA DI UN TEMPO DI UNA PARTITA DELLE COPPE EUROPEE DI CALCIO
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
SECONDO CANALE
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
VERSUCHSENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
20,00 TAGESSCHAU
20,10 - 21,00 LARAMIE
Cory, der Indianer
Wildwestfilm
Regie: James P. Yarbrough
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
21,10 INTERMEZZO
(Ferrero Industria Dolciaria - Grappa Piave Landy Fréres - Dentifricio Colgate - Tortellini Fioravanti - Coldinava - Bipantol)
21,15 GASSMAN - TOGNAZZI - TV
CRIMEN
Film - Regia di Mario Camerini
Prod. : De Laurentiis
Int.: Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Dorian Gray, Franca Valeri, Silvana Mangano
Presentazione di Gian Luigi Rondi
23,00 PANORAMA ECONOMICO
Settimanale di inchieste e opinioni
TSI - SVIZZERA
17,00 LE CINQ A SIX DES JEUNES
Ripresa diretta in lingua francese della trasmissione dedicata alla gioventù e realizzata dalla TV romanda
Un programma a cura di Laurence Hutin
19,15 TELEGIORNALE - 1a edizione
19,20 SOPRAVVIVENZA
Gli esploratori del Nilo
Documentario realizzato da Stanley Joseph
19,45 TV - SPOT
19,50 IL PRISMA
TICINO D'OGGI
Vallemaggia 1967
Realizzazione di Bruno Soldini
20,15 TV - SPOT
20,20 TELEGIORNALE Edizione principale
20,35 TV - SPOT
20,40 PRIMA DI SERA
Film - Regia di Pietro Tellini
Int. : Paolo Stoppa, Giovanna Ralli, Lyla Rocco
22,10 PROGRESSI DELLA MEDICINA
I REUMATISMI
Dibattito a cura di Bruno Soldini
Trasmissione realizzata in collaborazione con l'Ordine dei Medici del Canton Ticino
23,00 TELEGIORNALE 3a edizione
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Dopo un paio di settimane di post radiofonici, ritorniamo a parlare di TV, della grande TV dei tempi d'oro, e lo facciamo con il nostro Sergio Mannu, il quale prende spunto dai propri ricordi d'infanzia per raccontarci come i giovanissimi vivevano l'approccio con il mezzo televisivo attraverso certi immancabili rituali quotidiani, riscontrabili un giorno qualsiasi degli anni Sessanta o dei primissimi Settanta (l'11 ottobre 1967 è una data campione concordata insieme).
Buona lettura a tutti e arrivederci al nostro prossimo intervento.
CBNeas

IL POMERIGGIO TELEVISIVO DI UNO SCOLARETTO DEGLI ANNI ’60
La giornata di un bambino dei nostri tempi è piena quanto quella di un manager d’alto rango: scuola il mattino, tempo pieno il pomeriggio, più una nutrita serie di attività parascolastiche che variano dalla scuola di calcio per i maschietti alla scuola di danza per le femminucce, senza contare i corsi di lingua inglese, di nuoto, di chitarra, di Latin Dance, di arti marziali e chi più ne ha più ne metta. Tutte cose meravigliose, non c’è che dire. Eppure ci fu un lontano tempo felice in cui un bambino non era un adulto in miniatura, vittima precoce dello stress e della competitività più accesa, ma doveva semplicemente vivere in libertà la gioiosa spensieratezza dei suoi anni. Era il tempo in cui i bambini giocavano tra loro e si divertivano un mondo pur con le poche possibilità offerte da un’epoca in cui le playstations non erano nemmeno nella testa del più ardito autore di romanzi fantascientifici. Nella bella stagione, i giochi all’aria aperta la facevano da padroni, allietando i giardini pubblici e i cortili delle case di quel leopardiano lieto romore che oggi pare del tutto scomparso. Nella restante parte dell’anno, le attività ludiche dovevano necessariamente modificarsi ed è così che uno scolaro degli anni ’60, soprattutto nelle grandi città, vedeva nella sua vita quotidiana una ben maggiore presenza della radio e soprattutto della televisione come impagabili protagoniste delle sue ore di svago.
Arrivato a casa da scuola e consumato il pranzo preparato con amore dalla mamma, il bambino degli anni ’60 attendeva ai compiti e alle lezioni per il giorno dopo, pregustando il ricco programma che lo attendeva dalle quattro del pomeriggio in poi. Alla radio, sul Nazionale, era difatti previsto il Programma per i ragazzi, che portava in scena racconti adatti alla giovane età degli ascoltatori e interpretati dai bravissimi attori che all’epoca onoravano il nostro teatro. Alle 17:15 la mamma accendeva il televisore tramite lo stabilizzatore, misterioso apparecchio consigliato dal tecnico di famiglia per evitare che gli sbalzi di tensione danneggiassero le delicate valvole termoioniche dei televisori in bianco e nero. Prima di poter vedere e udire qualcosa erano necessari circa dieci minuti di riscaldamento, per cui il tempo morto era meticolosamente utilizzato per la preparazione della merenda. Ecco, all’improvviso compare il monoscopio col suo sibilo, che cessa poco dopo seguito da ariose melodie eseguite da grandi orchestre internazionali. Si alza il volume e tra un Holiday for string dell’Orchestra Arturo Mantovani o un Cocktail for two eseguito da Toots Thielemans e il suo complesso, lo scolaretto anni ’60 consuma con appetito la sua frugale merenda. Oggi, mercoledì 11 ottobre 1967, lo chef consiglia: fetta di pane riccamente spalmata di Nutella Ferrero o cremifrutto Althea o formaggino Mio; in alternativa, panino con merenda Citterio a base di salame Milano già affettato. Il tutto innaffiato da generose quantità di succo di frutta Yoga Massalombarda o Derby, pensando al suo equino testimonial cui, vitaccia cavallina, manca sempre la fatidica parolina. Scompare il monoscopio e un brivido d’inquietudine attraversa la schiena del piccolo spettatore: le note conclusive del Guglielmo Tell di Rossini danno il via, su una coreografia di nubi che s’intrecciano con sinuose onde elettromagnetiche, all’inizio delle trasmissioni pomeridiane.

Ancora un attimo di silenzio con i due ovali intrecciati su cui campeggia la scritta RAI – Radiotelevisione Italiana ed ecco il Telegiornale del Pomeriggio alle 17:30 in punto. Pochi e agili servizi, tra cui quello immancabile sulla moda a cura di Bianca Maria Piccinino e lo scolaretto gongola di gioia con la festante sigla di Girotondo, programma pubblicitario specificamente indirizzato ai ragazzi. La sola sigla di Girotondo è un inno all’allegria: rappresenta difatti l’intelaiatura di un globo terrestre che, ruotando su se stesso, si ricopre di figurine assortite su una saltellante musichetta che è tutta un programma. L’elegante uomo in Lebole Armando Francioli, le caramelle Pip della Perfetti, …le + belle bambole del mondo… prodotte dalla Furga e i buonissimi biscotti Pala D’Oro della Bovolone di Verona segnano l’inizio di un pomeriggio di favola.

L’annunciatrice, bella come un angelo, presenta il programma odierno: il contenitore Lanterna magica indirizzato ai più piccini seguito nientemeno che da uno spettacolo di cartoni animati di Gatto Silvestro. Buon divertimento !, ella dice ammiccando dal piccolo schermo e il bambino guarda radioso la sua mamma che, sorridendo divertita, condivide con lui quella gioia semplice e autentica. Gioia che, se possibile, cresce ancor più con la deliziosa sigla della TV dei Ragazzi, costituita dal girotondo di tanti bambini e bambine ritagliati dalla carta del giornale, che si tengono per mano sulle note di un motivetto originalissimo dal ritmo via via diverso nel corso dell’esecuzione. Le buffe avventure del gatto maldestro e dei suoi amici si snodano su irresistibili episodi musicali eseguiti da orchestrine “vaudeville” e scorrono via veloci, dolci e carezzevoli come una coppa di panna montata.


In un attimo si sono fatte le 18:30, ora del ritorno a casa come indicava il Radiocorriere TV. C’è ancora tempo per vedere il programma pubblicitario Gong e la sua petulante sigla, con un misirizzi che fuoriesce all’improvviso da un cubo decorato con disegni infantili. Poiché la mamma compra ogni settimana il Radiocorriere, il bimbo sa che tra gli inserzionisti odierni ci sarà Dip, il super amido permanente di cui egli tanto apprezza il divertente jingle. A seguire, l’Alka Seltzer col suo insistente e stentoreo: Avete mangiato troppo: come diventa nera la vita. Sentirsi male è sentirsi soli !, di cui non comprende la ragione essendo, beato lui, in grado di digerire anche i sassi.

Alle 18:45, come si costumava all’epoca, il televisore viene un po’ malinconicamente spento per lasciar posto alla radio, all’epoca non meno popolare di quanto fosse la tv. Mentre in casa si diffonde la vaporosa fragranza di una buona minestra di verdura, vari programmi culturali e d'attualità si alternano fino alle 19:30, quando il notiziario Radiosera fa il suo autorevole ingresso annunciato da una sigla che evoca minacciosi tempi di guerra. Il papà, nel frattempo, è rientrato a casa e la famigliola si asside al desco, ascoltando in rigoroso silenzio le notizie del giorno. Il bambino degli anni ’60 non ama molto Radiosera, perché durante la sua trasmissione non deve volare una mosca. Per fortuna, alle 20:00 il televisore viene nuovamente acceso giusto in tempo per vedere un pezzo di Cronache italiane, che al papà e soprattutto alla mamma piace tanto. Purtroppo, dopo l’allegra sigla di chiusura, a Cronache italiane fa seguito il letargico Oggi al Parlamento, che ha da poco sostituito il non meno noioso La giornata parlamentare. Alle 20:20 è il momento di Arcobaleno, succinta anticipazione di Carosello che per il bambino degli anni ’60 rappresenta l’ultimo ma irrinunciabile divertimento della giornata. Gli spot dell'11 ottobre di 43 anni fa prevedono la presenza del simpatico Gino Bramieri per il Moplen, una pedante zietta-cuoca per i tortellini bolognesi Bertagni, gli anonimi fazzoletti Vima e la magnesia bisurata Aromatic di cui egli non comprende il perché del nome. Solo con gli anni arriverà a scoprire che il termine bisurata ha antiche origini latine: bis urata, ovvero due volte bruciata data la particolare tecnica di preparazione.

Le previsioni del tempo, che mostrano in più riquadri l’animazione delle principali condizioni meteorologiche (sereno, pioggia, neve, vento), suscitano nel bambino un inaspettato interesse, forse anche grazie alla sigla dalla sonorità misteriosa e impalpabile. Ecco poi il Telegiornale della Sera, più severo che mai, con la sua sigla animata in apertura e fissa in chiusura. Al bimbo, poco attento alle notizie, piace invece vedere le lettere della parola Telegiornale che partono dal globo terrestre e s’incidono nel cielo a caratteri cubitali grazie alle onde elettromagnetiche irradiate da un traliccio.
Finalmente, alle 21, il tanto sospirato Carosello

Il primo siparietto è dedicato a uno dei personaggi preferiti dal bambino, l’indianino Unca Dunca che, pubblicizzando con la sua voce roca le stufe e i bruciatori Riello, faceva la sua comparsa nel periodo fine settembre - inizio ottobre, portando un po’ di allegria a compensare la naturale malinconia del primo periodo autunnale. Creato da Bruno Bozzetto, con la sua ineffabile simpatia Unca Dunca riuscirà a rimanere nella memoria collettiva non meno di Calimero, del cavallo bianco Vidal (che esordirà l'anno dopo), di Caio Gregorio e di tantissimi altri personaggi della pubblicità d’antan.

Come per quello di Unca Dunca (novità al posto della storica colonna sonora di Enzo Jannacci), al grande compositore Franco Godi tocca pure il jingle del successivo carosello in scaletta, ovvero Lei, Cadonett, fissa morbido morbido, definita dallo scrittore Tommaso Labranca lacca di sinistra per il suo prezzo popolare a differenza della costosa ed altezzosa Elnett Satin, lacca di destra con ovvie origini parigine. I successivi tre caroselli, dedicati alla Certosa Galbani con Johnny Dorelli, al detersivo Omo orfano del magico zio Beniamino e al caffè Miscela dell’amicizia di produzione Motta, si defilano tra la noia ed anche un pizzico di sonno. Pochi minuti ancora e dopo la sigla conclusiva con l’elenco dei prodotti presentati, il bambino degli anni ’60 va a dormire non senza un pizzico di malinconia, mentre la sua mamma gli ricorda, dopo aver recitato insieme le preghiere della sera, che il giorno dopo dovrà andare a scuola e avere la mente fresca e distesa. Per fortuna, quella sera è in programmazione il severo Memorie del nostro tempo a cura del giornalista Hombert Bianchi dall’inquietante nome di origine straniera, per cui ficcarsi sotto le lenzuola al militaresco ritmo della frase: Dopo Carosello, irt, una volta tanto, non sarà così spiacevole…
Sergio MANNU

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