Magazine Cultura
NAZIONALE
telescuola
Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI-Radiotelevisione Italiana
presentano
SCUOLA MEDIA UNIFICATA
Prima classe
8,55 - 9,45 ITALIANO
Prof. Lamberto Valli
10,10 - 10,35 MATEMATICA
Prof.ssa Liliana Artusi Chini
11,00 - 11,25 INGLESE
Prof.ssa Enrichetta Perotti
11,50 - 12,15 EDUCAZIONE FISICA
Prof.ssa Matilde Trombetta Franzini e Prof. Alberto Mezzetti
Seconda classe
8,30 - 8,55 MATEMATICA
Prof.ssa Liliana Gilli Ragusa
9,45 - 10,10 OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE
Prof.ssa Donvina Magagnoli
10,35 - 11,00 STORIA
Prof.ssa Maria Bonzano Strona
11,25 - 11,50 LATINO
Prof. Gino Zennaro
12,15 - 12,40 APPLICAZIONI TECNICHE
Prof. Giorgio Luna
AVVIAMENTO PROFESSIONALE
a tipo Industriale ed Agrario
15,00 - 16,15 Terza classe
ESERCITAZIONI DI LAVORO E DISEGNO TECNICO
Prof. Nicola di Marco
FRANCESE
Prof.ssa Maria Luisa Khoury-Obeld
ITALIANO
Prof.ssa Diana di Sarra Capriati
ECONOMIA DOMESTICA
Prof.ssa Anna Marino
la TV dei ragazzi
17,00 GRANDI AVVENTURE
Un leggendario viaggio di Simbad
ritorno a casa
17,45 Dal Teatro Verdi di Sestri Ponente
Gilberto Govi
in
SOTTO A CHI TOCCA
Tre atti di Luigi Orengo
Altri interpreti: Enrico Ardizzone, Luigi Dameri, Sergio Fosco, Anna Bolens
Ripresa televisiva di Vittorio Brìgnole
(Replica del 1959)
Nel 1° intervallo (ore 18,30 circa):
TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
GONG (Spic & Span - Star Tea)
20,05 ALLE SOGLIE DELLA SCIENZA
Che cos'è la chimica
I petroli
Prof. Luigi Canonica dell'Università di Milano
20,20 TELEGIORNALE SPORT
ribalta accesa
20,30 TIC - TAC (Arrigoni - Aiax - Alka Seltzer - Fonderie Filiberti)
SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Giorgio Vecchietti
ARCOBALENO (Cities Service - Helène Curtis - Super-Iride - Manifatture Falco - Manetti & Roberts - Mayonnaise Kraft)
PREVISIONI DEL TEMPO
20,55 CAROSELLO
(1) Confetto Falqui - (2) Durban's - (3) Bianco Sarti - (4) Omsa
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Cinetelevisione - 2) Ondatelerama - 3) Adriatica Film - 4) Unionfilm
21,15 TRIBUNA POLITICA
Conferenza stampa del Ministro della Pubblica Amministrazione, On. Giuseppe Medici
22,15 FUORI IL CANTANTE
con
Gloria Christian
Orchestra diretta da Gianni Ferrio
Testi di Enrico Roda
Regia di Piero Turchetti
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
SECONDO CANALE
21,05 RACCONTI DELL'ITALIA DI OGGI
IL MONDO E' UNA PRIGIONE
di Guglielmo Petroni
Adattamento televisivo di Romildo Craveri
Con Raoul Grassilli, Glauco Onorato, Franco Odoardi, Lando Buzzanca, Carlo Reali
Scene di Maurizio Mammì
Costumi di Maurizio Monteverde
Regia di Vittorio Cottafavi
22,10 INTERMEZZO (Facis Confezioni - Organizzazione VèGè - Chlorodont - Lavatrici Castor)
TELEGIORNALE
Edizione del 2°
22,35 GALLERIA DEL JAZZ
Trio George Gruntz con Lilian Terry
Presenta Franca Aldrovandi
Testi di Rodolfo D'Intino
Regia di Walter Mastrangelo
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Ultimi giorni dell'ottobre 1962: è stato appena archiviato il suggestivo momento vissuto in Piazza San Pietro, all'inizio di una dolce notte autunnale, con il commovente saluto di Papa Giovanni ai fedeli convenuti per l'ultimo atto della giornata inaugurale del Concilio Ecumenico Vaticano II, ma il mondo non vuol sapere di godere appieno della tanto auspicata pace. C'è infatti, per giunta da pochissimi giorni, un nuovo capitolo della controversa tensione internazionale basata sulla contrapposizione tra le due super- potenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, quest'ultima con la complicità di Cuba e Fidel Castro. Proprio nell'isola centro - americana, infatti, i sovietici hanno da tempo installato dei missili, ma di questo il Presidente statunitense, John Kennedy, è stato informato solo il 16 ottobre, dopo alcune ricognizioni degli aerei - spia U 2.
L'annuncio del blocco navale per evitare l'arrivo di altri missili è stato dato da JFK in diretta TV la sera di lunedì 22: certo è che il mondo intero ha paura di un conflitto atomico quanto mai distruttivo.
La RAI, pur con i mezzi ancora limitati di cui dispone (i collegamenti video intercontinentali via satellite sono stati inaugurati appena tre mesi prima), garantisce un'esauriente copertura informativa nel corso dei quattro spazi informativi televisivi previsti tra il tardo pomeriggio e la prima nottata, nel modo che fra poco scopriremo. In attesa di aggiornamenti, si rivede con piacere un Gilberto Govi di quasi quattro anni prima (Sotto a chi tocca), sempre padrone di quell'eloquente mimica che aiuta la comprensione di una lingua non a tutti accessibile come quella genovese (del resto, come aveva dichiarato lo stesso artista dieci anni prima in un'intervista rilasciata a Indro Montanelli, Mi, in tiatru, una cumedia nu a daggu se nu ne sun persuasu cumme un cummessu viaggiatù 'u deve ese persuasu dell'articulu che 'u vende) (*), e, senza troppa pedanteria, si parla per un quarto d'ora del petrolio in chiave non economica, bensì scientifica.
(*) da INDRO MONTANELLI, Tali e quali (Incontri), vol. 2, Longanesi, 1952, pag. 260.
Il resto, come sempre, è pubblicità, pure stavolta evocata dai nostri reperti filmati ispirati agli spots della giornata. Un dialogo tra due vicine casalinghe presenta agli italiani un nuovo prodotto del colosso nordamericano Procter & Gamble: Spic & Span.
Ormai l'Italia sta assumendo una sempre maggiore credibilità internazionale in ambito economico e industriale, per cui sembra quasi naturale il fatto che le multinazionali aprano vere e proprie filiali nella terra dove il sì suona, ivi diffondendo prodotti noti (e usati) di qua e di là dell'Atlantico. In questo brano tratto da Tic - Tac vedrete i telecomunicati nostrani di altre due invenzioni provenienti dagli Stati Uniti: l'ennesimo detersivo, Aiax, brevettato dal colosso Colgate - Palmolive (l'Ondata Blu, il Tornado Bianco e il Lanciere Bianco arriveranno tra pochi anni anche nel nostro Paese), e un rimedio medico, reperibile già da qualche anno nello Stivale, tra i più efficaci nella propria semplicità, il digestivo Alka Seltzer. Paleo-globalizzazione figlia del sempre più emergente consumismo ? Be', giudicate voi...
Di pubblicità torneremo a parlare dando una sbirciatina al Carosellus Magnus di quel 24 ottobre 1962. Sono le 20,30 e, ora più che mai, bisogna sapere, sentire, vedere... c'è puzza di terza guerra mondiale...
Subito la parola va a Gianni Granzotto, aiutato dai colleghi corrispondenti (specialmente da Ruggero Orlando e Antonello Marescalchi, le voci dell'America, subentrate proprio all'occhialuto giornalista veneto richiamato in Italia con l'avvento della televisione, a metà anni Cinquanta): gli anni trascorsi negli Stati Uniti, forieri di amicizie prestigiose come quella con l'illustre penna dell'Herald Tribune, Walter Lippmann, gli permettono, prima di andare in onda e grazie a determinanti telefonate transoceaniche, di avere sempre e comunque notizie di prima mano, che non solo servono a coprire gli (allora) inevitabili limiti di collegamento video diretto tra Europa e USA, ma anche - e soprattutto - permettono di spiegare serenamente agli italiani cosa sta succedendo, cosa significa il concetto di quarantena elaborato da Kennedy. Inoltre è proprio notizia di quel giorno l'invio da parte del leader del PCUS a JFK di missive atte a specificare le intenzioni pacifiche da parte sovietica di tale operazione: si parla quindi di armi deterrenti. Il peggio deve ancora venire: venerdì 26 una nave mercantile sovietica sarà abbordata da un'unità navale USA e l'indomani i russi si vendicheranno abbattendo proprio sui cieli cubani uno dei famigerati U 2 di cui sopra. Per fortuna, però, questi eventi spingeranno subito Kruscev ad annunciare smantellamento e rimozione dei missili, ottenendo da JFK in cambio la definitiva inviolabilità della sovranità di Cuba... e la pace sarà salva.
Una breve clip, reperita in quel pozzo senza fondo denominato YouTube, ci mostra i punti più salienti di quelle due difficili settimane: in sottofondo potrete ascoltare la voce di JFK durante l'annuncio del 22 ottobre, giorno in cui la crisi di Cuba sembrò acuirsi davvero seriamente.
Kennedy ha difeso vittoriosamente lo status quo, ottenendo lo smantellamento delle basi missilistiche a Cuba: e Kruscev ha dato una prova di equilibrio e di realismo "degna di uno statista"(...). La febbre scende rapidamente, il mondo tira un sospiro di sollievo..."
(ITALO PIETRA, in Il Giorno, 30 ottobre 1962)
La guerra è evitata, ma i comunisti conservano un santuario nell'emisfero occidentale...
(dal New York Times, 29 ottobre 1962)
E' stata (...) preservata l'indipendenza cubana, la libertà di svolgimento della sua rivoluzione. Un atto di forza che la stroncasse, un'invasione americana, non avrebbe significato solo una violenza unilaterale, avrebbe anche ferito a morte il principio dell'indipendenza nazionale e della libertà di ogni popolo di creare il proprio destino attraverso le proprie esperienze, le proprie autonome decisioni.
(GIOVANNI PIERACCINI, nell'Avanti !, 30 ottobre 1962)
Non c'è in Italia niente che valga meno di... Cuba. E niente l'Italia deve cedere al comunismo senza neppure "sfidarlo" a prenderselo con la forza. Sempre che voglia, ammesso che possa.
(dal Secolo d'Italia, 30 ottobre 1962)
Gli Stati Uniti sono impegnati dinanzi alla coscienza del mondo non solo a non invadere Cuba, ma a rispettarne la sovranità e a non interferire nella sua vita interna. E' stato scongiurato il pericolo della catastrofe atomica che i gruppi oltranzisti degli Stati Uniti hanno fatto gravare per una settimana sull'umanità intera.
(Dal documento della direzione del PCI, in L'Unità, 1° novembre 1962)
(Tutte le citazioni di cui sopra sono contenute in 20° Secolo - Storia del mondo contemporaneo, vol. 6, Mondadori, 1972, pag. 624)
Chiusa la doverosa parentesi storica, che in genere ci permette di focalizzare al meglio i principali avvenimenti trattati nel corso dei notiziari radiotelevisivi della giornata, ritorniamo a parlare di pubblicità e precisamente di Carosello. Il quartetto di inserzionisti della serata è davvero speciale: si parte con Tino Scotti e il confetto Falqui; il trombettiere senese introduce immagini esotiche commentate da Giorgio Albertazzi sotto il titolo Il sorriso del mondo (anche se il sorriso più autentico è sempre... Durban's). Stacchetto del mandolinista partenopeo ed ecco due testimonial d'eccezione, la vivace coppia nordamericana formata dalla sensuale (e purtroppo, più tardi, tragicamente scomparsa) Jayne Mansfield e da quel marcantonio di nome Mickey Hargitay, oriundo magiaro, già Mister Universo. Spesso ospite del nostro Paese, soprattutto perchè chiamata a recitare nei film avventurosi del genere peplum, la coppia (forte anche del fatto che la Mansfield sia poliglotta e conosca discretamente pure la lingua italiana) accetta di dare un tocco americano a un prodotto molto italiano come l'aperitivo Bianco Sarti, realizzando, per la regia di Daniele D'Anza, una serie intitolata Gagliardo com'è (con il conseguente sdoganamento di un aggettivo regolarmente contemplato dal nostro dizionario, pur se diffuso solo a Roma e dintorni nella variante gajardo):
Chiudono per quella sera Carosello le calze Omsa, anche stavolta presentate, dopo il grosso successo dell'anno precedente, da Don Lurio e da Alice ed Ellen Kessler, la cui teutonica sensualità, tenuta a freno dal rigore censorio della RAI (e, in questo caso, dalla consociata SACIS), non può che essere simboleggiata dalle calze da donna dell'industria romagnola. Le due gemelle ventiseienni di Lipsia hanno declinato l'invito di Antonello Falqui e Guido Sacerdote a prendere parte alla seconda edizione di Studio Uno, che debutterà sotto Natale: le aspetta un'esperienza molto speciale, la partecipazione al melodramma contemporaneo Vivì di Franco Mannino, che andrà in scena all'inizio del nuovo anno al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Al loro posto, in TV, ci saranno Dany Saval e Zizì Jeanmaire. Profilandosi lunga l'assenza dai teleschermi per le ex - Gemelle del Lido di Parigi, ecco che questi interventi nel variegato baraccone di Carosello sono imperdibili momenti per i loro fans. Rivediamo un loro Champagne twist (seguito dalla versione jingle del Dadaumpa), non senza una punta di rammarico e nostalgia: a quasi mezzo secolo di distanza, la Omsa sta attraversando un difficilissimo momento, con il grosso della produzione spostato in Serbia e soprattutto 300 operaie in cassa integrazione da oltre un anno, le quali stanno lottando per rivendicare il loro pieno diritto al lavoro. A loro giungano il nostro pensiero e soprattutto il nostro più sincero in bocca al lupo !
Una prima serata molto interessante, quella proposta dai due canali televisivi: sul Nazionale, come ogni mercoledì, c'è Tribuna politica. Parla un democristiano emiliano, l'onorevole (ci sono ancora molti che ai politici danno ancora dell'Eccellenza, ma per fortuna questa mania, retaggio del regime fascista, si sta sempre più affievolendo) Giuseppe Medici da Sassuolo, il quale, interrogato come di consueto da giornalisti delle più svariate aree ideologiche, illustra il proprio progetto consistente nel tentativo di snellire e ammodernare la pubblica amministrazione in Italia. Il Secondo, invece, dedica il posto d'onore della propria programmazione a una versione televisiva di un romanzo tra i più toccanti sul tema della Resistenza, Il mondo è una prigione, testimonianza autobiografica di Guglielmo Petroni, ex - calzolaio toscano che, coltivando costantemente la passione per la poesia e la narrativa, riuscì a ritagliarsi un posto di riguardo tra i narratori del dopoguerra. L'esperienza del partigiano imprigionato, condannato a morte dalle SS e liberato appena in tempo dagli anglo - americani in coincidenza con il loro arrivo a Roma, nel giugno del 1944, viene ridotta per la televisione da Romildo Craveri e Vittorio Cottafavi, i quali affidano il ruolo del protagonista al bravo e credibile Raoul Grassilli. Non sappiamo se la RAI conservi ancora in archivio questo racconto filmato (spesso lavori dedicati a tematiche scomode finivano al macero dopo qualche tempo), ma ci incuriosisce per più motivi, dalla minuziosa ricostruzione storica alla sicura validità di soggetto, sceneggiatura, regia e recitazione, come d'altronde si conveniva alla TV di quell'irripetibile epoca.
Ancora uno stacchetto pubblicitario, stavolta estratto da Intermezzo, ultima nata tra le rubriche pubblicitarie e inseritasi subito nel palinsesto del Secondo Canale. Sigla a cartoni animati, con tanto di un Almanacco del giorno dopo ante litteram: cornice originale per quattro telecomunicati, tra i quali, quella sera, spicca l'intervento di Virna Lisi per il dentifricio Chlorodont. Se si eccettua una breve parentesi datata 1958 - '59, quando fu rimpiazzata da Rossana Rossanigo, l'attrice marchigiana ha sempre legato il proprio sorriso al lancio di questo storico prodotto, che abbandonerà quando gli impegni cinematografici a Hollywood non le permetteranno di essere spesso a Milano a girare caroselli e flashes. Svestiti i panni dell'ingenua Candida Chedenti, la bocca della verità, la venticinquenne Virna si confessa (in Carosello, s'intende) per cento secondi alla volta, arrivando a stupire l'immaginario intervistatore con qualche affermazione non chiarissima, che giustifica con la domanda: Ho detto qualcosa che non va ?. Parte subito il jingle, Con quella bocca può dire ciò che vuole ! , che ascoltiamo anche in questo 35'':
Seconda serata musicale su entrambi i canali: il Secondo, rete elitaria, continua, grazie all'impegno e alla competenza del capostruttura Vittorio Zivelli, a proporre interessanti concerti jazzistici (quella sera è di scena il pianista svizzero George Gruntz, affiancato da una costante presenza radiotelevisiva, la cantante maltese Lilian Terry), mentre il Nazionale prosegue negli incontri con i beniamini della musica leggera, curati da Enrico Roda ma non particolarmente riusciti, malgrado l'attraente titolo Fuori il cantante !. Qui gli idoli canori, che cambiano ogni mercoledì, si presentano da soli, accompagnati in diretta dal ricco complesso orchestrale condotto da Gianni Ferrio, ma raramente, nei momenti riservati al parlato, mostrano spontaneità... è come se fossero costretti a mandare a memoria il copione che peraltro Roda deve aver elaborato tenendo conto di quei toni ironici e provocatori da lui stesso adottati nelle sue famose interviste ai tempi della rubrica domenicale Cineselezione, proseguite poi sulle pagine del Radiocorriere TV.
Protagonista della puntata del 24 ottobre è una delle cantanti di scuola napoletana ben svincolate dalla tradizione, anche perchè maggiormente attratte dagli stili provenienti dal Nordamerica, quindi da un canto sincopato dal sapore praticamente jazzistico. Il suo nome è Gloria Prestieri, nata in Emilia da padre napoletano e madre veneta, ma comunque cresciuta a Napoli. Da anni è nota agli ascoltatori come Gloria Christian e riesce a destreggiarsi alla grande tra canzone partenopea, motivi in lingua e scorribande jazzistiche o pseudo - tali, qui interpretando i brani rigorosamente in inglese. Il suo più grande successo, comunque, è e rimarrà Cerasella, presentata al Festival di Napoli del 1959.
Oggi Gloria Christian, come saprete, dopo aver vinto un brutto male impadronitosi proprio delle corde vocali, benedice l'invenzione del playback che le permette di esibirsi in TV (come le è puntualmente capitato dieci - quindici anni fa, come frequente ospite delle meravigliose trasmissioni di Paolo Limiti di cui, obiettivamente, sentiamo molto la mancanza - erano dei passatempi tutt'altro che cretini che, se pur miravano al pubblico dei più maturi, riuscivano a coinvolgere i più giovani proprio per la fattura complessivamente valida con cui venivano realizzati). Noi le rendiamo un meritato tributo andando a pescare nel mazzo delle canzoni presentate nel corso di quella puntata di Fuori il cantante, ma nell'edizione discografica della Vis Radio, storica etichetta napoletana.
Due canzoni su tre sono sigle televisive, tra l'altro incise nel giro di pochi mesi, in coincidenza con la messa in onda delle relative trasmissioni di riferimento. Partiamo con il motivo di sottofondo dei titoli di coda della serie di Giallo Club (la trasmissione di Ubaldo Lay - Tenente Sheridan, per intenderci) messa in onda nella primavera del 1961: la misteriosa G-Man, dall'azzeccatissimo arrangiamento, composta nientemeno che dal grande Bruno Maderna, autore di musica dodecafonica (e dintorni).
Nell'estate successiva, nuova canzone - sigla per la Christian, stavolta in napoletano e per una serie di farse scritte apposta per la TV da Peppino De Filippo. Quest'ultimo sapeva sonare mandolino e pianoforte e si dilettava a scrivere motivi da eseguirsi nelle sue commedie, o comunque in occasione dei suoi spettacoli. Proprio come in Peppino al balcone, che per sei domeniche si era concluso con questo brano intitolato Paese mio:
Per finire, ecco il più recente successo della raffinata Gloria, seconda classificata al Festival di Napoli: un divertente e non banale Pulecenella twist, ovvero la tradizione al servizio delle nuove mode:
Con questa allegra canzone terminiamo il nostro (variegato, come sempre) post su un palinsesto televisivo di quasi mezzo secolo fa. Altre sorprese sono in arrivo, specialmente nel corso di un mese di novembre che, a differenza sia di questo ottobre, sia del novembre di un anno fa, dovrebbe vederci sicuramente più presenti all'interno di questo blog, con post meno rarefatti nel tempo... speriamo di riuscire in tale intento.
Vi ringraziamo per l'attenzione e (a chi ama festeggiarlo...non noi)...buon Halloween ! ! !
A presto ! ! !
CBNeas
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